La candidatura al trono di Polonia. 497 appena quando tutti i negoziati fossero conclusi. È certo che Luigi nel suo atteggiamento non era diretto da quello zelo disinteressato per la diffusione della religione cattolica che fìngeva di avere; in realtà quello che gl’importava soprattutto era di riattizzare in Germania i dissidi religiosi a vantaggio della politica espansionista francese.1 Da parte protestante la clausola di ltijswijk venne sentita come una grande sconfìtta. Leibniz diceva che giammai era stata conclusa pace più indegna per la Germania e più pericolosa per i protestanti.* Poche settimane prima, col paesaggio del prìncipe elettore «Iella •Sassonia Federico Augusto alla chiesa cattolica, il protestantesimo aveva riportato un secondo grave colpo. La conversione, in quanto è lecito parlare così, stava in stretto nesso con la candidatura •lei principe elettore al vitcante trono polacco.1 11 17 giugno 1(596 Sobieski era morto, vittima di un colpo apoplettico. Immediatamente incominciarono in <|ucirinfelice paese gl'intrighi elettorali, poiché là, secondo l’espressione di un diplomatico contemporaneo, dalla mattina alla seni tutto era in continuo cambiamento.4 Anche questa volta il numero dei candidati al trono era molto grande: oltre gli indigeni, come i figli ilei defunto re e il gran tesoriere Lubomirsti, anche stranieri e prima di tutti un parente di Luigi XIV, il principe Conti. Innocenzo XII seguiva lo sviluppo della situazione polacca con tanto maggior interesse, in qnanto egli era stato colà una volta nunzio (1660-1668).* La composizione del lungo conflitto sul diritto dii patronsito «Ielle abbazie, diritto che la Polonia voleva mantenere come la nomimi dei vescovadi, n«m gli er» riuscito.* AI contrario la situazione si era talmente acuita che nella primavera i Hu-T£BKANI>T iu Quellen u. Fortck. XI11 154 m. Sulla parte aruta dall'ambasciatore imperiale nella clausola, cfr. ancora Waoskr, loc. di. * Julia* ScHMIDT, Gttck. dei Geittifen Lebeni IH Ifrulirkland 278. * Per ciò che segue cfr. il «aggio di Ho.TEMtAXDT, che è fondamentale e »frutta copiosamente gli atti dell’ Archivio segreto pontificio: Die polniieke KónigtiraJd po» 1697 «ad die Konoettton -Uy«MU ira Sackten in Quelle» «. Fonck. X (1907) 152 t*. Vedi anche Haakb, AuguM. ron Sarkten. Fine CkanUlerrludte (1902): Ziekurtrk nella ZetUfkr. fur Kirckenfeiek. XXIV (1903) H6 ss.. 232 M.; Haakf.. Die IToAl A»futU det Starken eum Kòntq rvn Fole» in Bùi. Vtertelfaknckr. IX (190«) 31 •».. X (1907) 3S2 •., in parte divergente da Hiltebrandt); ScHKUJUt-SrElirwAKi* in ZetUekrift ¡ut oleum-yaitekeGeuek. II 4SI ss.; HaaKE. Auqu* dee SUtrke im Vrteil temer Zeti, I>re*da 1922. Qualche cosa di interessante offrono pure le * Memorie tulle turbolente di Polonia 1697 e 169S nel Cod. F 42 deU* Archivio Bo »compagni di H o ni a . • Vedi la relazione del 14 maggio 1697 in StUungtber. der Munrkner Akad. BUI. Kl. ISSI, II 21?. » Vedi Karttvnen 25«; PnMU*a IV 133: B aromi-1!kr