» Iun.»••ni« XI. l#g|». Capitolo II. lore al contegno della Porta. In generale era per Ini un principio assolutamente fisso. che uno stato pen!e di potenza, »e tollera anche Nolo la più piccola diminuzione del nuo prestigio;1 ma nei coidlitti franco-turchi, punto rari in quegli anni, egli ha rimin-riato a questo principio od ha accettato dal sultano e dal gran visir umiliazioni sensibili,* piuttoHtochè rompere con la Turchia •' lasciarsi sfuggir di mano la carta contro Leopoldo e la politica ababttrfhaae. Per il n< di Francia derivava dalla sua politica una conseguenza necessaria. eh« colpiva in modo particolarmente grave i piani di crociata d'ImuM-enzo XI: Luigi era costretto a tentare «li distogli«*«* il re polacc«« Giovanni III Sobieski, « il baluanlo della cristianità », come lo chiamò il papa per le sue vittorie contro i Turchi,1 dall» guerra contm i Turchi e d’inclutlerlo quale aneli«« nella caletta, con cui si sforzava di legare strettamente la politica imperiale. Il Sobieski doveva rappmrantare da nord-est per Leopoldo lo stesso |M>ricolo che la Turchia «la sud-eet. Ottener ciò non poteva troppo dilticile. lai moglie del Sobieski, Maria Casimira, era una frane«««, la figlia del marchese d’Arquien.* I>al 1005 il S«»bieski percepiva una |>en*¡«tne francés«*, dal UHM anche Maria Casimira.* Allorché, quimli, «lopo la morte del na Michele Wisnowiecki, marito «Iella sorella «lcU'imperatorc Kleouora, Sobieski, il nemico piti accanito «I. I candidato int|ieriale Carlo «li Lon*na,‘ venne eletto n* il 21 maggio Iti«!, il fatto fu interpretato generalmente come una vittoria «Iella |>olitica francese.1 Difatti Luigi aveva speso * Invilii. stmmtrm*frirm 4* ». * Kt»rr S*. I7W. K«miijmi TS s.V-90. Ziskkiskx V U -4». * PuUimIii rot dura I) btim (il D KatnM» • l.ui*ti XIV. 14 ottobrr 167S. in illiiot'u II * Il lilirto In <t, Mmti I 2V7. rbr Innorrnia XI abbia bfw ilrtto ia Polntua da nomi» il malnmouHi tiri .SoMi «va Mute l'aaunir*. * sbagliato. Innowuo XI non In mai nuusio in Polonia. * t>V II »«in VII 4SI. * K*ll «4 laartrrrbbr ta«laarr a prosi, pi aiuolo rbr toUrrarr «‘arto dt l/nww •al Uomo. da«, il SobIdilli a l'orbin Janaon. Forbii» Jiiumi a XIV in data II rmo» 1**4. pena» De IItaci. VII 4S4. * l'MU*. IIikm'M. IH» Il'aJU /•*. fiabnix na Kmmtf na /W». «arila Il tri. X+tlmrkr I.XXXVH litui) 234 »V. Ut Ih««. VII 4SI 4M Alla «art# «li V arena «I nmptoTrrò al naaaka di Variarla «W Irrapu. RaooraM. di navTM adoperato troppo poro prf l'arto di 1-orrn* II Baaarai «naatlbr*. la ma roodotta Mila Mirra al nunaao Al bua i in Varaaa drl 13 anaaotao 1*74 iHrnwi I 4«»». n. I • Tu»l* I 132* rdi ima prortralo la dltnlr |m aaoaar di EWta * ■«a» in («ardua i mini»tn tmpmal». rkr pnaraw *. tratta««- mali'abili «ir araba di rrrrarr un naoro manto prt la eterna rado* a. ma 4 la»«r»r* aprrlaaaralr prt la raata di Clnaon «li ma «tato MTWimna narntr ptaibla da Rooaa. la Mirarla, «rbr prraadr a baiar Ina l'altro Ir Hptritimr tiatanwa «aaaaJaatm I dr4b> tttrwi r «li .1« l'mimmlar III |224 a. I». roabtau a p 24* la «laHilinuwar drl Haaoart*t Iti Dorata. fadta Jmmmm *r dr l..i grand«* infttlWlia francrar «ul re di Polotiia. 37 550.000 lire per tutelare i suoi interessi nella battaglia elettorale, «li cui circa la metà possono «misere toccate allo stesso nuovo re.* Sòn è pen-iò «la meravigliare, che questi si lasciasse assai fortemente rimorchiare dalla Francia. Il nunzio Martelli riferisce il .8 ottobre 167ft al papa, che il rv non si abbocca c«m i suoi consiglieri, senza aven* j»r«*ss«i «li sé l'ambasciatore di Luigi XIV.* Per mezzo «lei vescovo Forbin Ianson. che sbrigava gli affari del suo -<>\ rano in Polonia, Luigi fece conoscen* assai presto al Sobieski la sua volontà: egli avreblie dovuto concludere pace con i Turchi, alimentare le irrequietezze deirCngheria, risuscitan* le antiche aspirazioni della Polonia sulla Slesia, a Una, secondo le sue •««pressioni, « d’inquietare Vienna e di «*o*tringenj rini|iemtore a richiamare i suoi soldati dal Reno verso il Settentrione s.* Il 1.1 giugno 1075 re Oiovanui III si obbligo a questi punti, dietro forti sussidi per scopi militari, con una convention* speciale.* Ad es<*guirla. per verità, il n* «lei PohM*chi non si affrettò molto. La posizione «Iella Polonia, non«astant«‘ le splendide vittorie «li t'hocim e di Leopoli, n««n era punto particolarmente favorevole. Il Sobieaki l'avrebbe migliorata volentieri proseguendo la guerra turca, progetto, che fu appoggiato calorosissimanictite dai nunzi impali.1 Nell'anno seguente, pero. egli si «leelse, IrovandiNti circon-dato nel campii fortitt«*ato di Zuravna da forze tun*he prp|Nin-«leranti, a trattative, che portarono il ‘¿7 ottobn* alla pace. La Polonia dovette cedere alla Porta la più gran parte della Podolia • ••H'importante fonezza di Kamietiin-.* Alla conclusioni* della pace di Zurawna contribuì attivamente la diplomazia francese a Co »tautinopoli e Varsavia,’ ed f dirti« il«* dire, se l'influenza trance*«* abbia salvato re Giovanni Sobieski da una conclusione ancora più sfavorevole della guerra, o l’abbia istigato ad una paee di-•onorevole non richiesta dalla •itnumw militare.* Alla dieta |K>la«'ra «lei 1677 fu presentato un memoriale, seeomlo cui la pace era opera dei Francesi, che ne avevano a (frettata la conclusione VanraOr ri te Ieri ■» dr Jtmm Wadi. tarila krr fhtri. 4» t dffiar dr Prmmrr I (1*10) 2S7-27I. * Ari» Pai. Ili ». 49a» *7 In ila««*. VII 4M. 4M) * Bojtxt I 413 ■»»milrorolr m data » dkranbrv Otri 4201 «tr <|orl rbr* ! ambaarutorr fraww Hi Paabméa. Hnhanr. nlmarr di Hai al Pompotinr la ■lata 14 oilobn. 1*74 .1 rim W III Ul fDr Hawai VII 4«3 s.|. * l.atci XIV a Forbin Jaaaoa • «to«no IS74 Irim /lai. Ili Ua. (Dr liuti VII 4SS), «tr. Btrm** d*a /aatri—«aaaa. /Vbfar I, f* l^»Tt» fa'.fc» fiumi ut. * Kuier 4s. Or Htm VII 44MU. Kótnaa 43. * lavan. Stmmtrmtyrirm SI. * Znuiin V 7» »! * In IhlU VII 4M MS. KÒWJta 40 43 * Ix> Ztsaaisa* |br. rat | * ri«nm (bar. dt. MI tmmbnno amtun> la prima altrrnaMv«.