Innocenzo XI. 1676-1689. Capitolo VII. Innocenzo XI dovette occuparsi ancora una volta di Eme.st« Augusto a proposito dei tentativi di riunione, che furono fatti da francescano Cristóbal de Rojas y Spinola.1 Oriundo di un’antii schiatta spagnuola, adoperato in missioni diplomatiche dapprim. da Filippo IV, dal 1661 da Leopoldo I, e nel 1668 nominato vescovi titolare di Knin in Dalmazia, quest’uomo singolare era penetrata della necessità di una riunione dei protestanti coll’antica Chiesa. Già nel 1661 lo Spinola aveva tentato di guadagnare a poco a poco alla Chiesa cattolica l’elettore Federico Guglielmo di Brandeburj;o, col favorire i piani coloniali di lui. I suoi sforzi furono vani.1 Ma lo Spinola non si lasciò scoraggiare da questo insuccesso. Allorché l’imperatore lo inviò a promuovere la guerra contro i Turchi alle corti dei sovrani tedeschi, egli rinnovò i suoi tentativi irenici, mescolati da lui con il grande piano di mia riforma dell’impero. Sei maggio 1674 egli riferì anche a Roma sui propri sforzi per la riunione.* Negli anni seguenti lo Spinola proseguì con ardore l’opera sua, negoziando alle corti di Dresda, Berlino, Hannover e Heidelberg.4 L’imperatore, cui ima riunione di cattolici e protestanti importava molto, a causa della guerra su due fronti contri» la Francia e i Turchi, favorì lo Spinola in ogni modo. Così, tuttavia, gli sforzi di questo ricevettero fin dal principio una impronta più polit ica che religiosa. Si aggiunse a questo, che lo Spinola mancava di chiarezza doramatica, e ch’egli concepiva il difficile compito assuntosi colle migliori intenzioni più sentimentalmente che razionalmente. Così egli si lasciò sedurre dalla sua indole meridionale a veder successi dove non c’erano. Allorché al principio del 1677 egli comparve in liorna con lettere di raccomandazione imperiali, fece nel suo zelo infocato rapporti così esagerati, che sembrò tutti i principi protestanti tedeschi d’importanza fossero già guadagnati ' Maggior luco nullo Spinola è stata fatta prima da G. IIasruik« * (nei suoi «aggi nel Kalkolik 1913, I 385 ss.. II 15 ss. c in Franxi*kan. .SWif» I 18«.) e «la lIlLTEnRAXDT ( Rmniontrerhaiitllungrn 30 m.); il primo giudica lo Spinola troppo favorevolmente, il secondo tropjm severamente. Il punto giusto dovrebbe nuore stato colto dallo K NÓrrLER. il quale compendia il suo giudizio dicendo, che i tentativi irenici dello Spinola fanno ogni onore ai suoi sentimenti, non alla sua intelligenza ed acutezza (.1 Ug. l>*Hl*rkr liiogr. XXX' 203). Cfr. anche il giudizio del CaMXT nelle ('nsrkuldigt Xarkrirkten 1713. 380. Per comprendere lo Spinola si deve entrare nella psicologia di un ottimista incorreggibile. Disgraziatamente al Hiltebrandt sono sfuggiti i lavori del llaselbeck. ove «V utilizzata per la prima volta la biografia dello Spinola del Hans» contenuta nel Coti. 9310. pp. 136-202 della B i b 11 o t e c a nazionale di Vienna, e inoltre anche man (»«'ritti del Leibniz della Biblioteca di Hannover. I.uce piena potrebbe dare solo l'apertura dell Archivio dell'inquisizione romana, finora inaccessibile. * Cfr. HbtCK nella ZeH*thr. fUr dir Ortrh. de# Obcrrkcin* S. S. Il 129-200. * Wdi ltu.Tr.HRA\t>T. RcHHÌan*rrrhondlungen 42 d„ 173 ss. * \edi HasKLBECK 395**.; HlLTEBRAXDT 45 s.