362 Clemente XI. 1700-1721. Capitolo VII. vento dei bonzi, che sorgeva presso il palazzo. Ciò avveniva, gli si disse, perchè egli potesse trattare con più comodo coi mandarini, poiché il tempo di vedere l’imperatore stesso non era ancora venuto. Ma ancora nello stesso giorno gli venne fatta una comunicazione da parte di lui. Mezzabarba dunque, così fece chiedere Kanghi, aveva da consegnare due documenti, la costituzione e un breve con attenuazioni? Pedrini e Ripa che Mezzabarba aveva desiderato come interpreti non erano a ciò adatti : Pedrini s’era reso colpevole di offese verso l’imperatore, era un perturbatore della quiete della specie di Maigrot e Appiani; solo alla bontà deU’imperatore egli doveva se non era stato impiccato per cose nei cui particolari non voleva entrare. Il promotore di tutti i dissidi era Maigrot. Se non si arriverà ad un accordo, Kanghi si vedrà costretto a pregare il Papa di mandare questo perturbatore della pace in Cina, perchè gli si tagli la testa o di punirlo egli stesso.1 Mezzabarba rispose che egli teneva davvero un Breve del quale l’imperatore sarebbe contento. Oltre il Pedrini egli aveva chiesto come interprete anche Ripa. Maigrot non aveva alcuna parte nella costituzione. I mandarini esigettero ora di conoscere il contenuto del Breve. Dopo che il legato venne trasferito di nuovo in un’altra casa a due miglia dal castello imperiale, egli ricevette l’ordine dall’imperatore di riferire per iscritto sul contenuto del Breve. Mezzabarba rispose che egli ne aveva bensì visto una copia in Roma, ma non si poteva fidare della sua memoria. In seguito però ad ulteriori insistenze si trovò disposto a dare un breve sunto del contenuto del Breve e delle concessioni papali.2 L’imperatore parve soddisfatto; due mandarini felicitavano già gli europei per la cessazione de,l conflitto, perchè il Papa concedeva tutto quello che l’imperatore domandava.3 Però il 29 dicembre Kanghi fece ancora manifestare le sue lagnanze per Maigrot e Pedrini ;4 ma il giorno seguente egli mandò coi quattro mandarini uno dei suoi nipoti per felicitare il legato del suo arrivo ed esprimere su ciò la gioia dell’imperatore; per comando dell’imperatore ebbe luogo un solenne ricevimento di tutti gli europei presso il legato papale e il 31 dicembre il legato venne condotto a palazzo alla solenne udienza presso l’imperatore, nella quale il Mezzabarba consegnò nelle mani di Kanghi il Breve. Poi venne consegnato al legato come dono imperiale una preziosa pelliccia e seguì un banchetto 1 Ivi 105-107. 2 Ivi 108 ss. Estratto dal Breve ivi 114-117 ; Estratto dalle confessi011' ivi 117-119. s Ivi 119 s. ‘ Ivi 120-127.