La preghiera di Clemente XI. 409 giudizio che Clemente XI s’era con ciò guadagnata gloria immortale. 1 Rende onore alla sua memoria anche la larghezza della sua opera caritativa, esercitata da lui durante tutto il suo pontificato, in maniera che nella sua eredità si trovò solamente una modestissima somma.2 Incontestati sono i suoi meriti per la scienza e per l’arte. Non senza commozione chi conosce la storia può considerare nella cappella del coro di ¡S. Pietro la semplice base di pietra che copre i resti mortali dell’uomo, il quale durante 20 anni di governo non ebbe mai un momento di pace. Un bel monumento del suo instancabile zelo pastorale, che .abbracciava tutte le parti della terra, della sua franchezza apostolica e della sua attività instancabile sono le sue eloquenti allocuzioni e le sue eleganti omelie e i suoi scritti infiniti, che pubblicò il nipote. I sentimenti di Clemente XI sono espressi in forma oltremodo impressionante nella bella preghiera per il conseguimento delle virtù cristiane, che il mondo cattolico a lui deve. Essa suona: «Mio Signore io credo in Te, rinforza la mia fede; io spero in Te, conferma la mia speranza; io amo Te, aumenta il mio amore; mi pento d’aver peccato, aumenta la mia compunzione. « Io Ti adoro come mio primo principio e mia origine, io aspiro a Te come mio ultimo termine e fine, io Ti ringrazio, o mio politica non è stata fino ad ora studiata sulle fonti dirette, sarebbe stato «la buon politico che un Papa si fosse recisamente manifestato partigiano? 1 ovvio osservare che si può essere apertamente avversario o favorevole d’un partito fino a quando si milita in esso come gregario ; ma che diventato capo, obblighi vari impongono un’attitudine meno spiccata, se non nel pensiero intimo, almeno nelle manifestazioni esteriori. E non bisogna inoltre dimenticare che, data la natura del papato, la tradizione vietava di chiarirsi nemico tra Austria e Francia, entrambi paesi cattolici. < I n complesso di riflessioni consigliava un atteggiamento neutrale e moderatore: fortunata condizione, che permetteva l’esplicarsi d'un concetto politico da poter mostrare a talento e adattare a seconda delle circostanze. Clemente XI aveva fiducia nella potenza e nella fortuna di Luigi XIV, ma prevedeva che tutta Europa si sarebbe coalizzata contro di lui. Ora, un ro-'•■sclo delle armi francesi impigliava guai infiniti per la Chiesa. ” Sa finesse d’italien, dice il Legbelle (IV 183), avait aisément pressenti que l’orage cette lois pourrait bien dépasser les forces de la France. Son incertitude étudiée fait honneur il sa perspicacité politique, mai& ne répondit peut-être pas A ce ■lu® l’Europe chrétienne pouvait espérer du père des fidèles, chargé de faire relier la foi de l’ÉvangUe parmi eux ”. Pensiero questo che ci pare rispondente al vero nella sua prima parte, ma che nella seconda mostra un preconcetto, npl quale sogliono cadere anche quegli storici autorevoli, che non sanno, o non vogliono distinguere, nell’essenza del papato, la sua duplice natura, spirituale e temporale ». 1 Vedi Btjdeb III 880. Ofr. Immioh, Staatensystem 247. 2 Secondo una relazione non si trovarono che 60 scudi, ma aggiunta una dì 600 famiglie che egli sussidiava segretamente; vedi Novaes XII 273, anche sopra pag. 10.