I «miracoli» di Pàris. 747 Ma i parroci giansenistici non furono soddisfatti di ciò. 23 di essi consegnarono all’arcivescovo una supplica;1 taluni dei mira- i >Li, essi pensavano, potevano anche essere dubbi, ma sotto il N'oailles era stato indagato intorno ad altri cinque, il Vintimille acesse esaminare questi. Alcune settimane più tardi2 essi richie-•ro un’inchiesta su altri 13 miracoli. Ma uno dei 13 «guariti », 1.3 Doulx, fu preso da rimorsi di coscienza e confessò al suo vedovo La Fare di Laon, che tutto l’affare era stato un inganno ; • gli pregò il vescovo per iscritto di pubblicare la sua confessione, ¡': che il La Fare infatti fece con pastorale del 10 aprile 1732; il 0 maggio il Le Doulx ripetè e confermò la sua deposizione davanti all’arcivescovo di Parigi.3 Sebbene, così, anche prima del miracolo smascherato una pre-inta beffeggiatrice fosse stata colpita improvvisamente al sepolcro del Paris da una paralisi, * toccava però adesso al nuovo ulto di ristabilire il suo onore fortemente intaccato. Un giansenista di Montpellier, piuttosto semplice di spirito, il chierico Bé~ t herand, credette di dovergli offrire un’occasione per questo.8 I »alla fine dell’agosto 1731 egli venne una o due volte al giorno al cimitero di Saint-Médard ; dopo essere stato posto sul sepolcro 'tei Pàris egli, fra le preghiere degli astanti, cadeva in comvul-ioni, mandava schiuma dalla bocca, diveniva smorto, faceva salti in aria. Il suo esempio fu contagioso; uomini e donne si accalcarono intorno a lui ogni giorno in più gran numero, dimodoché intimo a cento persone si esercitavano in convulsioni nello spazio ristretto e sbarravano le strade circostanti. I giansenisti annunciavano che la guarigione del Bécherand recedeva lentamente, ma un miracolo graduale era pure un miracolo. 6 Taluni dicevano per scherno, che un pollice;, insomma, ha 12 linee — 12, si pensi — e certo era esigere troppo dal nuovo taumaturgo che egli crescesse le 12 linee tutte in una volta! Altri invece pensavano che al tempo degli Apostoli i miracoli procedevano alquanto diversamente. Ma il Bécherand continuò per mesi immutabilmente a confidare nel Pàris, anzi durante tutto l’inverno, sinché alla fine il governo, il 27 gennaio 1732, prese occasione dall’affollamento intorno al sepolcro del Pàris per chiudere 1 Del 13 agosto 1731, in [Xivruf], loc. cit. 135-137; per l'emme sotto il XoaUlcs ibid. 141. Cfr. [I’atouii.ì.ctI II 261 s. * Il 4 ottobre 1731, [XivelleJ I, app. 137-139. 3 [Patouillct] III 492-495. Sa tm altro «miracolo», in RIois, ivi II 442. * I.a vedova Delorme il 7 agosto 1731, Gaziek I 279. * A. Noton in Études CLM (1918) 412-432; Hardy 264. 8 [Patouillet] I 476.