558 Benedetto XIII. 1724-173U. Capitolo III. il 1738 nel Bengala-Hindostan 2 ospizi e 3 al Nepal, ove il : : * numero dovette esser diminuito dalla Propaganda in segui! ai risultati troppo ristretti.1 Sul suolo indiano i gesuiti erano tuttora quelli che lavoravano più intensamente e con più frutto. Una serie di missioni gesuitiche mostrava vita rigogliosa; co i, a prescindere da Goa, le stazioni al Malabar, ove P. Hanxleden di Osterkappeln presso Osnabrück ,si distinse come sanscriti';t; così a Madura, ove 10 padri lavoravano in sette residenze il loro superiore P. Vieira a Marava amministrò 818 battesimi; a Carnate 8000-9000 cristiani stavano sotto cinque missionari, <■ vi furono erette nuove chiese nel 1727 e 1730 a spese del principe. In Cocincina lavoravano Francesi del Seminario delle n sioni straniere, gesuiti portoghesi, francescani spagnuoli e i . -nabiti italiani, tutti in un solo vicariato. Il seminario parigino quindi propose una divisione del territorio missionario; nel 1727 Benedetto XIII inviò come visitatore apostolico il vescovo avL nese Des Achards de la Baume, che tolse ai francescani > gnuoli una gran parte delle loro missioni, sebbene il vicario a; >-stolico Perez li avesse chiamati e prima della sua morte aw confermato ad essi tutte le loro missioni. I francescani inter -sero appello al Papa; la questione fu decisa solo sotto Benedetto XIV.8 Al Siam scoppiò nel 1729 una persecuzione a cau-a dei libri cristiani ; si richiese dal vicario apostolico Tessier ¡li Quérelay una dichiarazione di rinunzia, e dietro il suo rifiuto m pose innanzi alla chiesa un decreto di proibizione del cristiaiv -simo inciso in pietra. • Durante le persecuzioni i preti del seminario parigino resistettero nei loro vicariati: al Tonchino sott" Néez, che morì nel 1739 dopo sedici anni di direzione missionar-esemplare, in Cocincina sotto il Labbé fino al 1723 e quindi sott" il vescovo barnabita italiano De Alexandris.7 Nell’impero del Cambogia fu aperta nel novembre 1724 una missione dal francescano bavarese Valerio Rist e dall’italiano Serafino di Borgia: essi ebbero dal sovrano locale il permesso di far propoganda d< cristianesimo.8 i Ivi 3*51. - Ivi 280: IlroM'ER. Jesuiten missìoniire 17-1 ss. ; Sommkrvocel. IV 80s. » Mi iabaukr 239 s. « Ivi 246. » Luihbis 114. Atti della visita in Lav.vat, Hist, de tn mission de Corto* chine II 45 ss. « I.AUXAY 517 s. r Ivi 509 ss. « Lem mens 112; E. Seni.imi, Jfach Cochinchina. Die J/issionsrei** P. Valerius Rist, Treviri 1911.