Stato «li salute del Papa. or>7 allora in poi egli andò soggetto continuamente agli acciacchi ¡Iella vecchiaia, e fu inchiodato spesso a letto dalla gotta. Vi si aggiunse nel 1732 la sua cecità. Un viaggiatore francese, il Presidente De Brosses, riferisce, come ogni mattina i segretari si presentassero al letto del Papa colla posta giunta il giorno avanti, lucessero relazione e ricevessero gli ordini e quelle firme ch’erano più indispensabili. Ciò si faceva ponendo la mano del pontefice, che teneva la penna, sul punto della carta, ove si doveva apporre il nome.1 Di mente Clemente XII era ancora del tutto vigoroso, ma dal 1735 le forze corporali scemarono sempre più. Nel luglio del detto anno si tornò a parlar molto del conclave. Il Papa tuttavia si risollevò ben presto, dimodoché i timori dei medici furono dimostrati mendaci.2 Nel luglio 1736 viene riferito, che il Papa ha avuto uno svenimento, allorché dopo una malattia piuttosto lunga una domenica ha voluto di nuovo per la prima volta udir messa e comunicarsi. Egli si è bensì risollevato, scrive l'inviato imperiale conte Harrach, ma la sua memoria prima così eccellente è scomparsa quasi del tutto, e il suo viso è così pallido, che al cambiamento di stagione è da temere la sua fine.a Pure anche questa volta il timore non si verificò. Nei primi mesi del 1737 Clemente XII stette quasi sempre a letto a causa della podagra, ed era così debole, che non potè tenere nessun concistoro; tuttavia pericolo di vita non c’era. Si aveva molta cura che non prendesse raffreddo ri. * Ma, che le forze fossero ulteriormente diminuite, era fuori di discussione. Anche l'anteriore freschezza di spirito diminuì; ogni piccolezza, vien riferito nel maggio 1737, lo abbatteva.5 Col principio della bella stagione, tuttavia, si riebbe novamente. Quanto ancora il Papa fosse resistente, lo si vide alla canonizzazione compiuta il 16 giugno 1737. Egli intonò il « Te Deum » con voce poderosa, ma dopo la funzione era assai spossato e immediatamente tornò al Quirinale, ove si mise a letto, fece il pasto meridiano e poi dormì. Al risveglio era talmente in forze, che potè subito dare udienze pubbliche. * In luglio, tenendo concistoro, parve completamente sano, in agosto si osservava che 1 Ih. Brosses, Lettre» II (Parigi 1858) 82, 1 Ofr. Bezahd, Commetti le ftrr-'ident De IiroH»e» a tcrit »e» Lettre» d’Italie, in Studi ital. IV (1922). s * Relazioni del card. Cienfuegos del 16 e 23 luglio 1735, Archivio euss di Ernstbrnnn, e • del card. Bentivogtlo del 10 luglio 1735 (viene motivata esaurientemente l'emanazione di nuove istruzioni per un conclave). Archivio di Siinancas. 3 * Relazione del 7 luglio 1730. Archivio R e u s s di E r n s t b r u n n. * * Relazioni del conte Harrach del 2 e 0 febbraio e 27 aprile 1737, ivi. * * Il conte Harrach il 25 maggio 1737, ivi. * • Relazione del conte Harrach del 22 giugno 1737, ivi.