324 Clemente XI. 1700-Ì721. Capitolo_,Vll. decisione, disse il papa, non riguarda l’Europa, ma la Cina e basta che sia nota colà. Il 9 dicembre Castner fu ricevuto di nuovo in udienza e il Papa gli dichiarò che i gesuiti potevano essere contenti. Senonchè quando il decreto dell’inquisizione sulla questione dei riti1 fu conosciuto, la contentezza dei difensori dei riti non fu, certo, grande. Vero è che Maigrot nella sua proibizione dei riti aveva già detto in fine di non voler lanciar pietre contro coloro che finora avevano seguita altra opinione e pratica, poiché non era da meravigliarsi che in una tale questione i missionari non siano stati tutti d’accordo e che ognuno abbia seguita quella pratica che gli sembrava innanzi a Dio corrisponder di più alla verità.2 L’Inquisizione fa sua nel suo decreto questa dichiarazione.8 La diversità delle opinioni essa dice, non fa meraviglia in una questione che viene trattata da anni e nella quale, a seconda dell’esposizione delle circostanze, erano state date dalla Sede Apostolica dichiarazioni divergenti. L’esecuzione del decreto, al quale il papa il 20 novembre 1704 aveva dato la sua approvazione, era da affidarsi dal legato Tournon ai vicari apostolici della Cina. Essi dovranno procedere in ciò secondo due principii fondamentali: anzitutto ogni apparenza e ogni soffio di superstizione deve essere tenuta il più possibile lontana, poi però deve essere provveduto per l’onore e la buona fama degli operai che s’affaticano con ogni sforzo e diligenza nella vigna del Signore. Questi operai non devono venire calunniati come fautori dell’idolatria, specialmente perchè essi non hanno mai veramente permesso, secondo la loro dichiarazione, la maggior parte di ciò che il decreto proibisce. La decisione è assai voluminosa. Anzitutto viene presentato nel testo il decreto di Maigrot del 26 marzo 1693. Poi si aggiunge ai singoli punti del decreto una serie di questioni. La terza parte dà la risposta a queste questioni. Poi segue al quarto ed ultimo posto la comunicazione che il papa nella seduta dell’inquisizione del 20 novembre 1704, ha confermato le risposte della congregazione e ha ordinato di trasmetterle al legato Tournon, il quale assieme ai vescovi e ai vicari apostolici dell’Oriente, dovrà provvedere all’osservanza del decreto da parte dei missionari e dei cristiani. Si astrae dalla pubblicazione del decreto in Roma, ovvero in Europa. Le singole disposizioni del decreto sono le seguenti: Per quello che riguarda il nome di Dio deve attenersi come designazione del vero Dio all’espressione Tien-Chu (Signore del i Jus pontif. I 223-236. a Ivi 226. a Ivi 236.