Contegno di Tournon durante la sua prigionia. 345 obbedienza, per comando dei loro superiori dell’ordine.1 Anche il provinciale dei gesuiti Pinto s’era infatti rifiutato di considerare autentica la procura del patriarca.2 Nelle residenze dei L' suiti, domenicani e francescani si discuteva quale atteggiamento si dovesse prendere di fronte a Tournon.3 Tuttavia una parte pur sempre notevole dei religiosi tenne al legato e non si lasciò fuorviare nemmeno dalle persecuzioni; contro i renitenti ! ournon lanciò la scomunica.4 Il precedente contegno del legato in Pechino non si può davvero lodare. Pur concedendo che nemmeno il diplomatico più abile avrebbe potuto applicare la proibizione dei riti senza urtare, bisogna tuttavia ammettere che Tournon frequentemente provocò e offese l’imperatore senza bisogno. Il suo contegno invoce in Macao merita soltanto ammirazione. Incalzato da tutte le parti e quasi da tutti abbandonato, egli non si lasciò indurre il nessun argomento a fare delle concessioni, colle quali avrebbe potuto comprare la sua libertà. Imperturbabilmente l’inerme lanciò la scomunica contro avversari potentissimi, nelle cui mani era caduto. Lo si può quasi dire un martire dei diritti della Santa S"de ed egli aveva la coscienza di esserlo; in Canton e in Macao per lui non si trattava più della questione dei riti, ma della difesa contro il Placet statale, dunque dei diritti della Santa Sede e non c’è dubbio che la sua morte precoce avvenuta il 9 giugno 1710 fu accelerata dai dolori fisici e morali che egli dovette sopportare nella sua prigionia. Per lungo tempo egli fu tagliato fuori da ojnii comunicazione col mondo esteriore, non potè uscire e solo raramente ricevere visite; di notte le porte del suo palazzo venivano legate con catene.5 Se Tournon non era stato grande nel- 1 Ivi 437. 2 Ivi 439. * Ivi 449. * Ivi 449 s. * Ivi 4t>4. Come sembra le presenti relazioni sono esagerate. Ofr. Baiir 98 s. : T"iirnon è stato « ricevuto a Macao dopo il suo ritorno da Pechino da tutti, t:|nto laici che ecclesiastici, con tutte le distinzioni che spettavano al suo alto ►rado; ha esercitato tutto l’anno seguente in tutta libertà l’ufficio e la dignità di legato apostolico e spesso è stato visto anche in città nella sua sedia por-fatile, specialmente quando l’il agosto del 1708 giunse la prima notizia che s Santità Clemente XI lo aveva elevato all’eccelsa dignità di cardinale. Qui al- fra il suono di tutte le campane di Macao venne fatta gran festa e S. Emi-I|,-i»za comparve pubblicamente in una nuova sedia portatile coperta di scarlatto e portata a spalla da otto mori o cafri... tuttavia non è da negare che al-r"ni mesi innanzi alla sua morte dovette sopportare molte noie, ma non da l”>rte dei cristiani nè degli europei, ma soltanto dai pagani e dai cinesi 1 quali n,)n riconoscevano la sua alta dignità e perciò non lo rispetta'ano come si "’»veniva... questa forte guardia che circonda la casa o palazzo del cardinale *• cominciata il 22 gennaio del 1710... per causa che alcuni del seguito di S. Emi-