Agostino Steffani e l’opera sua. 275 Steffani nella capitale potè consacrare appena nel 1718 una chiesa che il duca aveva dovuto promettere ai cattolici quando era stato elevato a principe elettore nel 1692.1 Però nel 1712 si riuscì a erigere una chiesa nel Braunschweig, come aveva promesso il duca convertito Antonio Ulrico 2 e nel 1711 un oratorio anche in Celle.3 In Halle e Dessau Steffani potè erigere nuove case.4 Molto si adoperò il vicario apostolico per essere riconosciuto in tale qualità nei paesi della Prussia. Egli ottenne finalmente il permesso di potervi esercitare atti puramente spirituali, il che fece di fatti con la massima solennità possibile;6 ma dopo la morte di Federico I di Prussia tutto ciò venne annullato. Il re considerava se stesso come vescovo e Papa anche per i cattolici0 e la giurisdizione ecclesiastica su loro si sarebbe dovuta esercitare secondo la sua volontà per mezzo di un vicario di nomina regia, e desistette da questo progetto soltanto perchè non trovò alcun cattolico che si lasciasse mettere in una posizione così impossibile. 7 Circa i disordini di carattere religioso nel Brandeburgo, Steffani mandò a Roma alla fine del 1711 un lungo rapporto con un quadro assai tetro. « Le prebende delle chiese cattedrali e collegiate, vien detto ini tale rapporto,8 che la pace di Vestfalia ci aveva lasciato in buon numero, vanno a poco a poco perdute perchè la corte le dà a protestanti coll’ordine di venderle ai cattolici. Ma i possessori protestanti esigono per la rinunzia delle controprestazioni così enormi che nessuno le vuole ricuperare a tal prezzo... la mancanza di sacerdoti cresce sempre più e ciò dipende dal fatto che i poveri monaci devono viaggiare dieci fino a dodici miglia per trovare un vescovo che impartisca loro gli ordini. La disciplina fra gli ordini religiosi viene meno e col tempo scomparirà del tutto perchè la corte viennese non vuole che i superiori degli ordini stranieri s’ingeriscano in cose che essa considera sue ». Oppresso dai debiti Steffani pensava fino dal 1719 di ritirarsi in Italia ed eseguì tale proposito alla fine del 1722. Ma la Propaganda non riuscì a trovare chi lo sostituisse e fosse gradito al principe. Alla fine d’ottobre del 1725 Steffani ritornò in Hannover; ila nel 1728, durante un viaggio, morì a Franeoforte sul Meno.0 1 Ivi 147 ss. 2 Ivi 45. 3 Ivi 246, 261. * Ivi 24. 5 Wokeb, Steffani 79, 81. 8 Ivi 76. 7 Ivi 91. 8 Ivi 83. " Ivi 131, 134.