VINETIANA. LIB. I. 29 Tifolfe di pattare fenza alcuna dilatione con tutto l’ef- 1513 fcrcito più avanti, & primieramente drizzò il camino iuo verfo Verona , motto da qualche fperanza d’acqui ilare v Ahi»w quella città. Era a queilo tempo in Verona a gli dipen-dii di Cefare , deputato alla cudodta d’una delle rocche, Pandolfo Malatefta, il quale allettato da’ premii maggiori , ne’tempi più difficili della Republica s havea accodato a fuoi nemici. Coilui con alcuni cittadini, che favorivano Ìe cofe de’ Vinetiani, fi era convenuto , come prima T Alviano lì fotte accodato alle mure della città, in-trodurnelo dentro per la porta di Santo Georgio . Ma pa-lefata la congiuratone, 1’Alviano conoicendo che la cit- VAhhw tà non poteva facilmente effere sforzata , &. che quando imprefa di anco fi fotte di quella impadronito , molto tempo fi fa--rebbe convenuto fpendere nell’efpugnatione delle rocche, focrm-giudicò cofa più efpediente l’affrettarli ; & cofi fubito s inviò verfo Cremona , havendo nel viaggio prefa combattendo la terra di Vallegio , & la roccha di Pefchiera; luoghi per il fito loro a Vinetiani grandemente opportuni. Alla cuilodia di Vallegio fù pofto Zacharia Ghifi, a quella di Pclchiera Luigi Bembo, con ducento, e cinquanta foldati per eialcuno . Ma in Cremona, ettendovl pervenuta la fama dell’approlfimarfi dell’ effercito Vine-tiano, i cittadini, che erano di fattione contraria, fubito fi dipartirono della città ; & gli altri, che erano Mar-chefchi, fenza alcun contrado riceverono dentro della città 1’Alviano con tutte le lue genti, alle quali fù conceduto di Paleggiare mille fanti Spagnuoli, & ducento huomini d’arme, che erano allacudodia della città; non permettendo i capitani, che a’ cittadini fotte fatta alcuna ingiuria, & ritenendo i foldati da ogni altra preda . Intrato che Cr™'2Ìr fù l5 Alviano dentro alle mura, venne fubito rutta la cit- Alviano. tà in poter fuo, peroche la roccha per Y adietro da Vinetiani prefidiata , che vi havevano da Crema mandato Ren* zo da Ceri co’l foccorfo, fi teneva tuttavia per nome del Rè di Francia. L’Alviano fatte fpiegare l’infegne Fran-cefi feoprì alla città di riceverla per nome di Ludovico cefi- C 2 Rè