Vittoria marittima su i turchi. 107 mai urgente. Dopo che dunque il 4 luglio erano giunte da Aldo-vrandi le notizie più favorevoli circa il contegno del governo madrileno, 1 il Papa, confidando nelle solenni assicurazioni di Acquaviva del 3 aprile e del duca di Parma del 16 aprile 1717, si decise di passare alla nomina di Alberoni a cardinale il 12 luglio 1717. Egli motivò il passo coi grandi meriti di lui nel raggiungere il compromesso nei conflitti politico-ecclesiastici e per l’invio delle flottiglie ausiliarie spagnuole nella guerra turca, nell’anno passato e in questo presente anno, nél quale le promesse 16 navi da guerra avevano testé lasciato già il porto di Cadice.2 Nello stesso tempo venne data al nunzio spagnuolo l’istruzione d’insistere in modo assoluto sulla modificazione dei due articoli del concordato.8 Comunque terminassero i negoziati intorno a questi, una cosa credette ora il Papa di avere sicuramente raggiunto: l’appoggio di Venezia da parte della flotta spagnuola. Questo aiuto sembrava tanto più importante, in quanto le operazioni per mare non avevano ottenuto ancora alcun successo. Le galere pontificie avevano abbandonato Civitavecchia fin dal 27 aprile 1717, s’erano approvvigionate il 1° maggio a Pozzuoli e il 18 avevano raggiunto Corfù. Appena il 12 giugno giunsero colà le restanti forze ausiliari, 7 navi da guerra portoghesi e 3 navi minori, 2 galere toscane e 3 maltesi. Onde evitare i dissensi che erano scoppiati l’anno prima, il Papa aveva nominato comandante supremo della flotta ausiliaria il maltese Bali de Bellefontaine. 1 Frattanto la parte maggiore e più pesante della flotta veneziana sotto il comando di Ludovico Flangini, in tutto 26 navi di linea, 3 corvette, 4 galeotte e 8 navi da trasporto aveva puntato verso l’arcipelago, per impedire l’uscita della flotta turca dai Dardanelli. Ma era già troppo tardi. Il 12 giugno i veneziani urtarono fra Lemno e Imbro nell’armata nemica composta di 46 navi di linea e comandata dal Kapudan Pascia Ibraihin di Aìeppo testé nominato. Nella lotta che si ripetè il 13 e 16 giugno, i veneziani nonostante il vento contrario si batterono assai valorosamente; non riuscì però loro di cavarne un vantaggio dura- 1 Cfr. Bttdeb III 594. 2 Clementis XI Opera, Orat. 143-146. Secondo le * relazioni che Gallas fece a Vienna il 13 e 17 luglio 1717, Giudice dichiarò di non potere aderire alla nomina dell’Aiberoni ; Adda, Barberini, Colonna, Borromeo e Marini si astennero dal voto. Schrattenbach e (Frémoille mancavano perché volevano un compenso per le loro corti. Si dice che Acciaioli abbia detto : optima electio, sed ego virum non cognosco (Archivio Reuss di Ernstbrunn). Albe-roni ebbe notizia della sua nomina il 25 luglio ; vedi Altra io 267 U quale però sbaglia quando ritiene inedito il discorso del Papa nel concistoro. 3 Ofr. sopra la lettera di Paolucci del 13 luglio 1717. 4 Mankkoni in Arch. d. Soc. Rom. di Stor. FaI. XIV 352 s. ; Pometti XXXIII 491.