Incidente grave compromettente 1» neutralità del Papa. 27 perfino nel sacro collegio, secondo il suo parere, erano più gli atei che i cristiani.1 Ma mentre Clemente XI, secondo l’opinione del Lamberg, e sotto l’influsso del suo entourage, era profondamente antiaustriaco, agli occhi dei francesi invece egli lo era ancora poco. Il maresciallo Vendóme lo riteneva uomo compieta-mente terrorizzato dalle minacce dell’imperatore e lo accusava d’impedire la neutralità italiana.2 Così Clemente XI si vedeva incalzato sempre più da entrambe le parti. Un fatale incidente del giugno 1704 accrebbe la tensione fra Vienna e Roma. Gli imperiali stavano allora sulla riva sinistra del Po, in Melara e Ficcarolo, i francesi sulla destra, in Stellata e Bondeno, entrambi su territorio pontificio. Clemente XI pretese lo sgombro del suo territorio, caso contrario egli avrebbe inflitta la scomunica. Dopo ciò i francesi si ritirarono, ma gli imperiali esitavano; appena quando il legato papale di Ferrara, il cardinale Astalli, promise loro in iscritto a nome del Papa di non mettere in pericolo la loro ritirata e di non permettere ai francesi il passaggio del Po, essi consegnarono il 24 giugno Ficcarolo ai pontifici. Ma gli austriaci erano appena partiti che il generale pontificio Paolucci permise ai francesi l’occupazione di Ficcarolo;3 il Papa disapprovò questo sleale procedimento, rivolse all’ imperatore una lettera di scusa, depose il generale Paolucci e fece avviare contro di lui un’inchiesta. Ma non mise in pratica la sua minaccia di colpire i francesi colla scomunica, poiché ne temeva le forze prevalenti. Siccome anche nell’anno seguente continuava in Italia la superiorità delle armi francesi, Clemente lasciò correre, se non tutti, tuttavia parecchi soprusi dei francesi. * Anche gl’imperiali si permisero di tali .sopraffazioni, come per esempio, nell’aprile 1705, quando invasero nuovamente Ferrara, del che il Papa menò aspre lagnanze.5 Mentre i dissapori fra Roma e Vienna stavano aumentando, il 5 maggio 1705 moriva l’imperatore Leopoldo. " Gli successe suo figlio, il re dei romani Giuseppe I, col quale il Papa sperava di giungere a migliori rapporti ; ma avvenne il contrario. di rabbia, i quali giustamente furono detti patologici, (K&m. (juarlalnrhrifl XVI! 142). * i^ettera all’imperatore 14 aprile 1708. * Kiopp XI 402. * Ofr. HT*I>kr I 580 ss. ; J-'rliì:iipr dm Prinzen Engrn VI 281 ss. : I.a.niuo 178s.: Klopp X 24«». * Klopp X 24ßs. 5 Ivi 400. 8 « Clemente alla notizia della malattia ordinò preghiere e *i recò egli stesso all'Anima dove era esposto il Santissimo (Sckmidlis 503). Nel concistoro del 18 maggio 1705, il papa riconobbe francamente le grandi qualità di Leopoldo I ; vedi Olkmejìtis XI Opera, Orat. 18.