604 Benedetto XIII. 1724-1730. Capitolo IV. dichiararono la sentenza del concilio contro il Soanen come nulla, perchè oion erano state osservate le forme legali, perchè il concilio non era il giudice competente, perchè non v’era nessun mancamento da parte del condannato. La dimostrazione si appoggia di nuovo principalmente all’appello del Soanen al concilio generale, che lo sottraeva a tutti gli altri giudici. Nelle loro esposizioni dommatiche gli avvocati partono dal principio, che il potere ecclesiastico è stato conferito solo alla totalità della Chiesa ;1 il Papa secondo essi non è il capo visibile della Chiesa, ma solo nella Chiesa. Il governo, per giudicare il documento arrogante, riunì 31 tra cardinali, arcivescovi e vescovi che si trovavano allora a Parigi, con Rohan, De Bissy e Fleury alla testa. Il giudizio final* dei prelati2 fu, che gli avvocati avevano enunciato sulla Chiesi, i concili, il Papa ecc. proposizioni degne delle censure più gravi. Conseguentemente un decreto del Concilio di stato s condannò il parere e ne ordinò la soppressione. Già prima era uscito un Breve di condanna del Papa,4 e seguirono ancora giudizi di condanna dei vescovi di Soissons, Marsiglia, Carcassonne, dell’arcivescovo di Cambrai, dei vescovi di Evreux, Valence, Saint-Brieuc, Cha-lon, La Rochelle e del cardinale De Bissy. Guérin de Tencin di Embrun condannò uno scritto apologetico del parere e raccomandò ai suoi diocesani l’istruzione del vescovo di Evreux.5 I dodici vescovi, già ridotti a dieci, erano frattanto scesi a nove, poiché il vescovo di Montauban depose il suo ufficio. Ancora una volta essi si fecero notare per la loro opposizione alla conferma impartita da Bemedetto XIII al concilio di Embrun. Il Soanen si era rivolto al procuratore generale e al primo presidente del parlamento di Parigi,0 perchè si astenessero dal registrare qualsiasi documento e Breve, che potesse dare appoggio al concilio. I nove vescovi si unirono a questa protesta,7 così anch’essi vennero ad essere indirettamente colpiti dal giudizio dei Trentuno. Dopo il concilio di Embrun il vescovato di Senez fu perduto per i quesnellisti. Il Soanen nominò bensì per l’amministrazione della diocesi un vicario generale, che pretese di essere l’unico La loro consultazione avviò il passaggio della direzione del giansenismo n> a* mani dei giuristi. (Hardy 94 s.). Non tutti gli avvocati approvarono il parf' del cinquanta. Ckousaz-Crétet 37. i « Non uni, sed unitati ». [Niveixe] I 2, 78. * Del 4 maggio 1728 [Patouiixet] I 324. * I>el 3 luglio 172S, Ivi 324 s. * 11 9 giugno 1728, Bull. XXII 659. « t Patouiixet] I 327-329. o II 25 febbraio e 7 aprile 1728 [Nmau] I 92. 93. 7 II 7 maggio 1728, Ivi 94. •