756 Clemente XII. 1730-1740. Capitolo III. mula presentata, in cui la Bolla veniva riconosciuta come lege della Chiesa e dello Stato, venne sottoscritta con una sola eccezion» da tutt’e quindici i presenti, col generale dell’Ordine Alaidon alla testa.1 Naturalmente con questo (non era ottenuto molto. I monaci avversari della Bolla non riconobbero la decisione dell’assemblea, molti protestarono per iscritto.2 II governo, che era malcontent anche dell’Alaidon, sorvegliò quindi fin nei particolari la ste> ;t preparazione della prossima congregazione generale che fu da esso rinviata al 1733.3 Ciononostante l’elezione dei deputati nell congregazioni provinciali non riuscì favorevole ai costituzionisti. * Molti si astennero dal voto, come non libero. La Congregazione generale, che si riunì il 1° luglio 1733 sott la presidenza dell’arcivescovo di Tours, Rastignac, prese forme assai tempestose. Dei 32 deputati, 22 ricusarono di sottoscriver la formula, con cui avrebbero dovuto accettare la Bolla e ritirar^ tutti i passi in contrario. Allora il Rastignac acconsentì a che i deputati sottoscrivessero la formula in nome proprio, non coni' deputati delle loro provincie. Anche così, però, 18 deputati ricusarono la firma e vennero quindi esclusi dal partecipare alla congregazione. Essi dichiararono allora che i 14 rimanenti, di cui due si erano temporaneamente ritirati, non potevano essere considerati come rappresentanza dell’Ordine; ma su interrogazion dell’arcivescovo il re decise, che si proseguisse nelle deliberazioni. Venne eletto generale, al posto dell’Alaidon già morto, Hervé Me-nard, e furono rimossi, con poche eccezioni per cose di minor importanza, tutti gli anticostituzionisti dai posti di comando. Naturalmente, già durante il Capitolo e dopo si levarono alte proteste contro il procedere dei quattordici e i nuovi superiori ; si obbedirebbe loro, fu detto, solo per evitare mali maggiori. * Tuttavia le cose non erano così disperate come potevano sembrare. Il generale dell’Ordine Menard agì con fermezza per la pace. Il card. De Bissy, abate commendatario di Saint-Germain-des-Prés, lavorò nello stesso senso. La sua formula di sottomi' sione, per verità, fu respinta, perchè presentata da parte non autorizzata, ma egli promosse la redazione per opera di Thuilli^r e Le Seur di una storia della Costituzione Unigenitus e con » [Nivei.lki II 2. 0658. Sull'Alaidon cfr. P. Dritto nella Ree. hi*t. Ari'1 iiaii» XVI <100!» 5-50. s Pìivktae] II 2. <560. * Ivi 668. ♦ Ivi 670-67$. Rimostranze alla futura congrega zione. in data 24 giugno 1733. ivi (¡74 s. I miracoli del Pftria vi sono riconosciuti (676) autentici. » Ivi 678-685. « Ivi 685-715.