Il figuriamo. 753 Il figurismo non restò semplicemente una maniera di spiegare la Sacra Scrittura: esso portò alla formazione di una vera e propria setta, secondo la quale la terra era macchiata da una tale quantità di peccati, che la retribuzione e il Giudizio finale non potevano essere più lontani. Taluni ora commettevano appositamente ogni enormità ed abbominazione possibili, affinchè la misura dei peccati divenisse presto compiuta ed apparisse il Giudice. Taluni altri si spacciavano essi stessi per inviati di Dio e precursori del Giudice universale. Gian Roberto Cosse, il « fratello Agostino », si dava il nome di servo dei servi di Dio, precursore di Elia, quarta persona della Trinità; si poneva su un tavolo nella posizione deH’Agnello immacolato ed esigeva adorazione. L’abate V.tillant pretendeva di essere Elia e fondò gli « Elisei ».1 I con-vulsionisti, si dice i>n una lettera contemporanea,2 « si son messi in testa che Elia sia iper giungere per il rinnovamento della Chiesa, ma che prima tutti i misfatti devono raggiungere il culmine ed essere espiati dallo zelo dei fratelli al posto del monastero di Port-Royal-des-Champs. A Parigi essi organizzarono processioni espiatorie notturne; si recarono a Port-Royal, o meglio al posto dove era stato il monastero, uccisero una bestia e col suo sangue segnarono fin entro Versailles le case, che dovrebbero esser risparmiate dall’angelo sterminatore alla venuta di Elia ». Trassero quindi a •sorte chi di loro dovesse venir crocifisso per espiazione dei misfatti; uscì un tale abate Sévin. Già si cominciava a flagellarlo, nonostante la sua resistenza, allorché egli dichiarò, che un sacrificio dev’essere volontario, e ch’egli non trovava ancora in sè la d; posizione a far da vittima; anche il Salvatore, del resto, nel Giardino degli Olivi aveva sudato sangue innanzi alla sua passione. Gli si dettero quindi ventiquattro ore di tempo per mettersi nella disposizione di spirito necessaria, ma, trascorso il termine, il Sévin fu introvabile. Si potrebbe pensare che per i primi giansenisti fu un bene, che i loro corpi non si trovassero più al cimitero di Port-Royal perchè innanzi a tali scene, come si dice, si sarebbero rivoltati nel sepolcro. Eppure in fondo Port-Royal era responsabile anche delle follie dei convulsionisti.s Lo spirito di ribellione contro l’autorità "ìeil. la lune et les étoiles ne soient le symboie des docteurs » etc. ( [ Patouii^ ***1 II 290). Sul figurismo delle Nouvetle» ecelétUutique» ivi III 163. Il Soa-»en compose una lettera a favore dei miracoli del Pii ria (Ft-euby LXXV 247). 1 Cahes 40. 2 Dubtjibsox, Lettre* au Marqui» de Caunioni, éd. Roussel, Parigi 1882. Ss- Cfr. Fleury LXXV 73, 246 s. 4 « Quaa foeditatts [convulsionistarum et fanaticonun] eum iegeremus, In mentem nobis venit, Iansenianoruin per simulationem pietatis iactare se ’olentium in Ecclesia, quarn graviter superbiam Deus perculerit, et pestilen- Pirroa, Storia dei Papi, XV. 48