098 Clemente XII. 1730-1740. Capitolo II. ove una barca spagnuola era stata attaccata dai lavoratori delle saline ed erano state liberate le reclute forzose che ivi si trovavano. L’Acquaviva fece reclamo anche a questo proposito.1 Tuttavia sembrava ancora possibile di condurre le trattative, correnti fra lui e il segretario di Stato per lai soddisfazione, ad un compromesso accettabile per arabe le parti.2 Giunse in questo l’ordine del governo spagnuolo, che l’Acquaviva lasciasse la Città eterna insieme con tutti gli Spagnuoli ivi dimoranti, compresi il cardinale Belluga e l’Uditore. Il 7 maggio venne comunicato l'ordine al Papa; inoltre l’Acquaviva dovette dichiarargli che le nunziature di Madrid e di Napoli venivano chiuse e soppressa ogni comunicazione della Dataria colla Spagna. Si tentò ancora una volta di trattare per mezzo dei cardinali Barberini e Corradini. ma si apprese che il breve termine prefisso per la partenza era improrogabile.3 Contemporaneamente le truppe spagnuole si accinsero, coni'-se fossero già le padrone dello Stato ecclesiastico, a far vendeii i da sè. 300 dragoni comparvero Pii maggio a Ostia, infuriando con uccisioni ed incendi.4 Già alcuni giorni prima Velletri era stata occupata da 1300 spagnuoli, che eressero subito le forche, costrinsero a consegnare tutte le armi e intimarono ai fuggitivi di tornare, se non volevano vedere le loro case bruciate ed i loro beni saccheggiati. Era in prospettiva un procedimento ulteriore contr quelli che avevano incitato a prendere le armi ;6 venne imposta una multa di 8000 scudi. Anche Palestrina dovette pagare 15.00' scudi, perchè aveva chiuso le porte innanzi alla violenta soldatesca spagnuola.0 La sovranità del Papa, giudicava il conte Harrach il 12 maggi'1-era calpestata, lo Stato ecclesiastico sull’orlo della rovina ed m caso di morte di Clemente XII minacciata la libertà del conclave. La rottura formale della Spagna con Roma ebbe luogo il 12 maggio colla partenza dell’Acquaviva, cui seguirono il 13 il Belluga e il 14 gli altri spagnuoli ancora dimoranti a Roma. Anche i napole- i * Relazione del conte Harrach del 14 aprile 1730, loc. eit. - * Relazione del conte Harrach del 5 maggio 1736, ivi. Cfr. V. de ',r-'" U.NOM 37 s. a * Relazione del conte Harrach del 12 maggio 1736, loc. cit. L'I ditore tempo del conflitto con Clemente XI non era stato richiamato. I.’Acqua' ¡' parti il 20 giugno; vedi la sua ’relazione a José Patino dello stesso gi»r.i". Archivio di S i m a n e a s. ■* Vedi la Relazione in <\'. de Brogkoli 41 n. 1. » * Relazione del conte Harrach del 12 maggio 1730, loc. cit.; 11 V. de Brognoli 42 n. 1. s Muratori XII 180. i * Relazione del conte Harrach del 12 maggio 1730, loc. cit.