Il Paraguay. 767 eccettuò anche i cappuccini francesi dalla legge canonica, che vietava ai preti l’esercizio dell’arte medica.1 La missione più fiorente del Sudamerica si trovava tuttora nelle Riduzioni del Paraguay. Ma già dalla morte di Clemente XI intorno a quelle felici creazioni dello zelo missionario si addensavano grosse (nuvole temporalesche, da cui solo troppo presto dovevano guizzare folgori distruggitrici. Prevalentemente solo la popolazione spagnuola fu toccata dai movimenti rivoluzionari, che scossero il paese dal 1721 al 1735, prima nelle lotte per il posto di governatore, poi dal 1730 al 1735 per le mene di sovversivi, i «Comuneros », il cui dominio produsse un caos completo.2 Naturalmente l’odio contro i gesuiti quali difensori degli Indiani e della loro libertà sfruttò questa condizione di cose. Due volte dal 1724 fino al 1728 e dal 1732 fino al ristabilimento dell’ordine nel 1735, essi furono espulsi dalla capitale Asunción. Venne proposto al re di toglier loro le Riduzioni e dare gl’indiani in mano ai possessori di commende, il che, a giudizio del vescovo di Asunción, il francescano José de Palos, sarebbe stato il mezzo migliore « per rovinare le comunità cristiane più fiorenti e profittevoli, che Vostra Maestà possiede in America ».3 A quel tempo la provincia gesuitica del Paraguay non coincideva coll’attuale repubblica di questo nome, ma comprendeva inoltre tutta l’Argentina, l’Uruguay e parti della Bolivia e del Brasile. I movimenti rivoluzionari ad Asunción non disturbarono quindi per se stessi i gesuiti oltre i limiti del Paraguay attuale. Essi posseggono, scrive nel 1735 il governatore di Tucumàn, Giovanni de Ornaza y Arregui, * dieci collegi, un noviziato e due residenze; di là essi esercitano con zelo il ministero pastorale ed aiutano i preti secolari, le cui parrocchie sono talmente estese, che senza lo zelo dei gesuiti la maggior parte dei parrocchiani morrebbero senza sacramenti. Inoltre essi provvedono all’insegnamento elementare del leggere e dello scrivere per i fanciulli come alla cultura superiore : l’unica Università di queste contrade, a Córdoba de Tu-cuman, è in loro mani ; colle loro missioni essi costituiscono l’unico ausilio spirituale per i fedeli, che vivono largamente disseminati nel paese. Questa testimonianza si riferisce solo all’attività dei gesuiti fra gli Spagnuoli. Ma contemporaneamente gl’intraprendenti missionari cercavano anche di penetrare fra gl’indiani an- i 5 gennaio 1735. /«•» potili/. II 455. * P. Lozaso [f 1750], Jlitloria de la* revoluciotia de la provincia del Parapuay en la .1 inerirà meridional dcnde el aiio de 1121 lumia el de 1135, Buenos Aires 1802 e 100T,; Astràin VII 506-««. » AhtrAix VII 54G. l'n pensiero simile spunta già nel 1708 (ivi 405, 407).-« Ivi 005 s.