214 Clemente XI. 1700-1721. Capitolo V. sempre aperto per accogliere gli appelli da tutto il regno.1 Per incoraggiare la resistenza contro il Papa si fecero perfino delle offerte in danaro.2 Da parte giansenista il numero degli appellanti per la sola diocesi di Parigi viene indicato in 1400.3 Anche Quesnel (morto nel 1719), il quale di tratto in tratto richiamava di nuovo su sé l’attenzione con dichiaraziorti sulla situazione ecclesiastica, pubblicò un voluminoso appello al concilio.4 L’intiera università di Parigi avrebbe fatto suo l’appello della facoltà teologica, se non fosse sopravvenuta una proibizione del reggente.8 In Reims invece i professori di teologia assieme all’intiera università, a più di 100 parroci e ad alcuni conventi e capitoli presentarono ricorso al concilio generale. La facoltà teologica di Nantes fece lo stesso e in Roueni appellarono 39 parroci.0 Però la ribellione dei quattro vescovi suscitò grande eco soltanto nelle diocesi di Chalons e Senez.7 In Metz si dichiararono per la loro parte soltanto 3 vicari generali e quattro altri sacerdoti, e anche in Troyes, Tolone e Nevers soltanto pochi. Fatta eccezione di Senez, perfino le stesse proprie diocesi dei quattro antesignani della ribellione poco s’interessarono del passo dei loro vescovi. Il vescovo di Boulogne in causa del suo appello ebbe in Calais dal suo popolo poco liete accoglienze. In Mirepoix il vescovo trovò pochi consenzienti, in Montpellier si trovarono bensì 13 sacerdoti che presentarono subito appello ed altri si associarono al loro vescovo, ma il capitolo prese atto dell’appelIo del vescovo soltanto con l’aggiunta che ciò non dovesse venir interpretato come approvazione. Nella parrocchia di Notre-Dame il parroco si rifiutò di leggere la pastorale del vescovo e, quando volle farlo il suo vicario, venne interrotto da rumori.8 Dei vescovi si associarono soltanto ai quattro quelli di Verdun e di Pamiers, ma in Pamiers non fu possibile trovare un notaio che autenticasse l’appello nè alcun funzionario vescovile che volesse registrarlo. • L’intendente per Linguadoca dichiarò di essere munito di quattro ordini di bando » Ivi; Fucina LXIX 504 s.; [CadryI II 6. s Lafitau II 8 ss. ; ScJhii.i. 151; Fleukt 502. » [Cadry] II 4. * 1/8 agosto 1717, ivi 09; Do Bois 351 ss., 410 ss. Le sue altre manifestazioni In [Cadry] lì 41, 1SS. « Ivi r». « Ivi 8-10. Decreto Reims 8 marzo, Nantes 7 marzo 1717 in Fi.edry LXIX 475-479, 4S1-488. < lCadryI li 21; IìAìttait II 13ss. » [Cadry] Il 11-21; Schill 150; * Lettera dei domenicani di Montpellier del 27 giugno 1717 al loro generale con la preghiera di dar loro direi tive. Biblioteca Corsini dì Ruma, Corf. 193, f. 282 s. » [Cadry] II 7. I decreti Verdun 22 marzo, Pamiers 12 aprile 1717 in Fleuby LXIX 488-491.