202 Clemente XI. 1700-1721. Capitolo V. 13 giugno credette di trovare mancanza di rispetto alla facoltà anche nelle parole dell’arcivescovo di Arles e del vescovo di Orléans.1 II 1° dicembre il sindaco levò nuove lamentele contro l’arcivescovo di Reims il quale si era lamentato della presunzione delle facoltà e aveva detto che per istituzione di Cristo i veri maestri della Chiesa erano i vescovi e che in tal riguardo i professori erano solo loro scolari. Nella sua replica Ravechet sosteneva fra altro che anche i parroci ordinari avevano diritto di render testimonianza intorno alla fede delle loro chiese e se il vescovo sentenzia senza previo esame di questa fede e senza avere interrogato i teologi e i parroci, in tal caso la sua testimonianza non può valere come testimonianza delle sue chiese.2 Nella diocesi di Evreux avvenne veramente che i parroci interrogarono i fedeli sopra la tradizione di fede della loro parrocchia e su ciò assunsero atto notarile per valersene contro la decisione della Sede apostolica.8 Con ciò il gallicanismo faceva dei progressi : come il giudizio del Papa nulla valeva senza i vescovi, così la sentenza dei vescovi nulla valeva senza i parroci e i teologi. Per rivoluzionare completamente la costituzione della chiesa non restava da fare che un passo, quello cioè d’attribuire il potere ecclesiastico ai laici e anche questo passo era già stato avviato con Richer e Quesnel4 e specialmente per mezzo dei parlamenti i quali sedevano pubblicamente a giudizio sui decreti papali e vescovili. Degno compimento alla sua protesta contro la Bolla diede l’università, allorché si propagò la notizia che il cardinale di Parigi pensasse a cedere. Più di 100 dottori si recarono il 12 gennaio 1717 al palazzo arcivescovile e diedero a Noailles l’assicurazione che essi rimarrebbero irremovibilmente fedeli, però con l’aggiunta caratteristica : fino a tanto che egli stesso « rimanesse fedele alla patria, alla verità e alla Chiesa ».5 La mossa dispiacque al reggente, poiché non armonizzava con i suoi piani, sicché un decreto regio del 28 febbraio 1717 diede ai dottori un biasimo.8 Filippo d’Orléans fin da principio aveva considerato la scissione religiosa come un pericolo per la pubblica quiete e si sforzava perciò di ristabilire la pace. Già nel settembre 1715 i 14 aderenti del Cardinal Noailles vennero chiamati a consiglio a Parigi e fu istituita una commissione composta del procuratore 1 Ivi 661 r. S Ivi 672 s. a FlXUBT loc. cit. 512 s. < Vedi sopra p. 171. ‘Cfr. É. Phéoxjs, Le» Ja métti»te» du »iècl•> ri la Constitution ch'ile du clergé, I’arigl 1929. » 12 gennaio 1717, [LottailI 615-618. s Ivi 675; ScnuLA 141, n. 3.