Il Concordato con il re di Torino. 527 rru iti solleciti, e perciò dovevano mettersi per iscritto senza indugio le stipulazioni sulle immunità e venir sottoscritte dal Fini quale suo plenipotenziario e dal d’Ormea. Egli stesso volle dare le ue istruzioni definitive per i vescovati ; durante la sua assenza vi si doveva dare l’ultima mano e sottoscriversi il Breve dopo il suo ritorno da Benevento.1 I plenipotenziari ora si affrettarono a concludere sulle norme pv l’immunità e la giurisdizione ecclesiastica. Nella bella copia pr* .arata dal d’Ormea questi inserì di suo arbitrio, dopo le paro!' che la S. Sede non poteva approvare gli editti governativi precedenti, un’aggiunta significante, che parimenti il re di Sardegna non poteva riconoscere nessuna dipendenza per l’imposi-lione di tributi sui beni a lui soggetti. Il Fini, o non rilevò l’aggiunta arbitraria, o vi passò sopra, allorché sottoscrisse il 24 marzo 1727 il documento presentato dal d’Ormea.2 Le discussioni iniziate dopo la partenza del Papa tra il Ler-cari e il Fini da una parte e il d’Ormea dall’altra presero un andamento rapido non meno che favorevole. Si ebbe un accordo completo nei punti più importanti. Doveva esser dichiarato esplicitamente in un nuovo Breve, che nell’indulto di Nicolò V era compresa la nomina ai vescovati e alle prebende concistoriali, e che essa doveva estendersi anche ai vescovati di Asti, Saluzzo, Fos ano ed Alba; le rendite maturate durante la vacanza dei benefizi dovevano esser raccolte e custodite da un economo di nomina regia a beneficio della chiesa e dei successori nell’ufficio; riguardo agli spoglii non doveva introdursi nessuna novità; per i vescovati di Casale, Acqui e Alessandria doveva essere concesso un nuovo indulto a favore del re.3 Benedetto XIII, tornato il 28 maggio dal suo viaggio beneventano a Roma, sottoscrisse il giorno dopo il Breve concernente 'e nomine ai vescovati * e gli articoli del Concordato combinato *°1 d’Ormea sull’immunità e la giurisdizione ecclesiastica.5 Tutto 1 Carutti, loc. cit. 3* ediz. 508 ss. ; HebgehbStheb 47 s. : CAttrm, loc. cit. 43188. (3* ediz. 504); Hergexrotiier 40 8. B. Morosinl »'•rive nella sua • relazione (sopra p. 510. n. 6). la colpa principale delle •fraudi concessioni ai Fini : « Il card. Fini si fece suo unico impegno quello di «ervire il IMica » (Archivio di Stato di Venezia). Il testo del ' *'r,l«etto di accomodamento fra Benedetto XIII e Vittorio Amedeo II Re di ^rdegna sull'immunitil o la giurisdizione ecclesiastica » in Ni’sst, t'onven-48 ss. e Mercati. Concordati 301 ss. * •Varutti, loc. cit. 432 88. (3* ediz. 504); Hewìknrothkk 50 s. * li testo originale è stato fatto conoscere per primo dal Mercati (Con-"'rttali 207 ss.); esso differisce da quello finora a stampa. Cfr. Voyagcs de Mox-n*‘H'iEr I 107. * ritinta riproduzione del concordato del 20 maggio 1727 in Mercati, *'• cit. 310ss. Ivi 300 l'accordo del 21 febbraio 1728 tra il Fini e il d'Orinea