Î52 Clemente XII. 1730-1740. Capitolo III. In confronto, dunque, con i primi tempi di Port-Royal il giansenismo in pochi decenni era caduto estremamente in basso. Ma, una volta sul declivio parve che non fosse più in grado di trattenersi da nessuna stoltezza. Al convulsionarismo si unì il figurismo.: Giovanni Battista de Sesne de Menilles, abate di Étémare (1682-1770), aveva escogitato da circa il 1712 un nuovo modo d’interpi •-tare la Sacra Scrittura. Tutti gli avvenimenti e le figure dei li'uri santi sono secondo lui prefigurazioni di avvenimenti della storia della Chiesa. - L’apostasia generale alla fine dei tempi secondo lui è avvenuta coll’accettazione generale della Bolla Unigenitus, i falsi dottori degli ultimi tempi sono il Papa e gli avversari della Grazia efficace per sè stessa, i rappresentanti del Pelagianesimo e della morale lassa. La Chiesa romana, così vien fatto capire con succiente chiarezza, è predetta nella Bestia dell’Apocalisse. Poiché, dunque, si è vicinissimi alla fine del mondo, deve accadere prt la conversione degli Ebrei e riapparire Elia. Nei particolari 1 interpretazioni dell’Étémare sono piene di stoltezza. Il Matta.'a del libro dei Maccabei per lui è S. Cirano, Giuda Maccabeo FA' nauld, l’asina di Balaam i preti, che per i maltrattamenti dei vescovi sono costretti ad aprire la bocca contro la Bolla Unigen 'r L’asina medesima significa altresì la madre Angelica Arnauld e tutte le monache dichiaratesi contro la Costituzione. Elia comparirà alla testa dei convulsionari e ristabilirà tutto nel senso d< quesnellisti, etc.3 Gli scolari dell’abate Étémare, come il Joubert, il De Fourqui vaux, i due Des Essarts, svilupparono ulteriormente le idee d-loro maestro. Dal 1731 dottrine figuristiche presero radice nei con-vulsionisti. La guerra della Bestia apocalittica contro i santi, -calcolava, aveva cominciato colla dichiarazione reale del 24 marzo 1730, nel settembre 1733 doveva finire. Si sapeva già il tempo in cui Elia apparirebbe, e ci si preparava ad andargli incontro. Non erano del resto unicamente sognatori della gente ordinaria che aderivano al figurismo, ma anche i vescovi giansenistici Colber'. Soanen e Varlet, come pure l’editore del periodico giansenistico. La Roche ; il diacono Pàris sarebbe pure stato figurista.4 1 Cfr. Manuknot nel liict. de théoì. cath. V (1913) s. v. Figurisme, 2299-230-1 - Eleneo degli scritti dell’Étémare, in parte stampati solo dal 1S60 in t*>'> ivi 2301 s. ; le date della sua vita in Gazieh li 37 ss. » [I'atoitii.let] II 439 s., cfr. 354; sunto dello scritto De ravènement d'Élic ivi I 14S-156, delle Conjectures des derniers temps (1733) ivi 30S s., dei Discours sur les Nouvelles ecclésiastiques (di Le Gros) ivi 457 s. Profezìa, d»f un ebreo diverrà Papa, ivi 4(J0. * Colbert (in AIangexot, loc. cit. 230S) scriveva nel 1737 : « Isaìe volt 11:1 temps où les étoiles du ciel seront languissantes, les cieux se pUeront... QU1 peut douter que le ciel dans toutes ces prophéties ne désigne l’Église, que ><’