790 Clemente Xlf. 1730-1740. Capitolo IV. Clemente XII provvide Castel S. Angelo di un acquedotto e di una fontana.1 Per un abbellimento monumentale di Fontana di Trevi, progettato già da parecchi suoi predecessori, fece indire nel 1732 un concorso, perchè i lavori iniziati dal napoletano Paolo Be-naglia sotto Benedetto XIII non gli piacevano affatto. Al concordo parteciparono gli artisti più eminenti: Vanvitelli, Pietro Bracci. Niccolò Salvi, Giambattista Maini ed anche due francesi, Edm Bouchardon e Lambert Sigisbert Adam il vecchio. Furono presentati sedici progetti, che vennero esposti pubblicamente in Quirinale. 2 Clemente XII scelse dapprima il progetto del Vanvitelli, ma poi si decise invece per quello del Salvi, che si dedicò al suo coni pito colla più grande devozione.3 Sorse così un’opera, la cui attuazione è incantevole per qualsiasi occhio. Al lato sud del palazzo Conti (Poli) è addossata, in forma di un arco trionfale gigantesco, una facciata larga 50 metri, spartita ai lati da tre pilastri corinzi, al centro, sporgente da quattro semicolonne corinzie. Le figure delle quattro stagioni, una grande iscrizione al disopra, sorretta da due geni, l’arma di Clemente XII, coronano la costruzione centrale. Tra i pilastri appaiono le finestre del palazzo, la nicchia principale della costruzione mediana è destinata alla statua colossale del Nettuno (Oceano); egli sta sopra un cocchio di conchiglia tirato dà cavalli marini e guidato da tritoni; sulle nicchie laterali colle figure allegoriche della Salubrità e dell’Abbondanza si trovano i rilievi di Agrippa, il primitivo costruttore della condottura dell’Acqua Vergine, e la Vergine, che mostra secondo la leggenda la fonte ai militi assetati. Il gruppo del Nettuno si eleva su una rupe di travertino, sulla quale una cascata d’acqua abbondantemente alimentata, con una quantità di cascatelle e di getti d’acqua, scroscia giù in un gran bacino di marmo posto più in basso. * Le spese di questa costruzione magnifica furono così considerevoli, che talora si dovettero arrestare i lavori. Ma anche qui aiutarono i guadagni del lotto. ‘ Nel luglio 1736 venne collocata la grande iscrizione, in dicembre l’arma sull’attico e fu coniata una Relazione del grandissinw incendio seguilo nella città di Roma il di 5 <*' maggio 1734, Firenze 1734. Clemente XII ordinò allora l’istituzione di un corpo di pompieri : vedi * Cod. 32 I). 1 p. 244 s. della Biblioteca Corsini di Soma. i L'iscrizione relativa esiste ancora. * Frascheiti, Bernini 134; vedi Iìomakus, P. Bracci 4Sss. * Vanesio in Arte e storia XXXI (1912) 203 ss. Cfr. Guidi, Fontane *3 « Caddi OS ss. : LETABOUiu-r. Tette 710 s. ; Gubutt 523 s.; vedi DoiuK* 49 ss. : Bkispkmasn, Bauiunst I 1<3. * Valesio loc. cit.