Ingresso solenne in Napoli di Don Carlos. 689 naie Cienfuegos il 13 marzo 1734, non può alzare il capo, giacché rii Spagnuoli procedono, come se già avessero conquistato Napoli.1 Di fatti essi non trovarono là nessuna resistenza. Don Garlos, al cui seguito si trovava Bartolomeo Corsini, giunse senza impedimenti il 9 aprile a Maddaloni, ove i deputati di Napoli gli consegnarono le chiavi della città. Già il giorno dopo reparti spa--nuoli entravano nella capitale; alcuni castelli resistettero, ma solo per poco tempo. Il 10 maggio Don Carlos potè compiere il suo ingresso solenne in Napoli.2 Adesso l’inviato spagnuolo in Roma richiese immediatamente per lui l'investitura di Napoli e Sicilia. Clemente XII rispose, che il regno di Napoli non era ancora conquistato completamente e la Sicilia non lo era affatto, e che quindi per l’investitura era troppo presto; al tempo stesso si lamentò per la noncuranza dei suoi diritti feudali su Parma e Piacenza, al che l’inviato si dichiarò pronto ad entrare in trattative in proposito.3 Clemente fece discutere da una apposita Congregazione cardinalizia il modo di comportarsi nella questione napoletana, perchè, ove si cedesse, v’era la minaccia di una rottura coll'imperatore. L’eccitazione provocata nel Papa dalla faccenda fu tale, che si temette ne rimanesse danneggiata seriamente la sua salute. * Gl’inviati francese e spagnuolo si dettero adesso da fare perchè il Papa non accettasse nell’anno in corso il tributo feudale per Napoli dall’imperatore. Ma, nonostante la minaccia del rinvio del nunzio di Madrid, Clemente XII, dopo essersi consultato con i cardinali, decise di accettare dall’imperatore la Ghinea come per ¡’innanzi, finché il successore a Napoli venisse riconosciuto univer- 1 • S. Bue non pud alzare 11 capo vedendo gli Spagnoli che vanno alla conquista del regno di Napoli, come se già l'avessero in mano, affidati nelle poche forze che ci sono e nelle secrete intelligenze di avervi (Archivio d e 11 ’ A m-basciata austriaca presso 11 Vaticano). Il memoriale di eco- > >mia politica del presidente imperiale della Regia -Camera in Napoli, Federigo ' alignani, marchese di Cepagatti, * « Riflessioni sopra il commercio del regno di Napoli, venne inviato a Vienna nel giugno 1732 », ma preso e sequestrato per tla dagli Spagnuoli ; vedi copia In nn manoscritto della Biblioteca del ? I n n a s i o vescovile di Trento e nel Coi. ital. 58 della Biblioteca nazionale di Monaco, ove è anche una, interessante per la Moria della cultura, * « Relazione dello stato politico, economico e civile del regno di Napoli, nel tempo che è stato governato dai Spagnuoli prima del-•'entrata deU'armi tedesche In detto regno ». Cfr. Wiener SUzunger. V <1*30) 382 s. ! Leo V 760 ; REtMoxT, Carata 316 s. Sulla guerra vedi Arch. Kapolet. VII *1882) 110, 203, 555, 685; sul governo susseguente dell'incapace Don Carlos vedi M. Schifa, Il regno di Napoli al tempo il Carlo di Borbone, Napoli 1004. * * Relazione del card. Cienfuegos del 15 maggio 1734, loc. cit. * * Relazione del card. Cienfuegos del 22 maggio 1734, loc. cit. •Pastor, Storia dei Papi, XV. 44