218 Clemente XI. 1700-1721. Capitolo V. tutti i vescovi favorevoli alla costituzione. In essa gli appellanti venivano esclusi dalla Chiesa e dichiarati incapaci di esercitare funzioni ecclesiastiche. L’abbozzo venne comunicato proditoriamente al reggente, il quale ora fece un passo da lungo tempo progettato. Chevalier aveva proposto che un decreto reale imponesse il silenzio a tutti i partiti fino che la cosa fosse decisa dal Papa o da un concilio ecumenico. Certo che il reggente avrebbe preferito una conferma dell’esposizione dogmatica di Noailles, ma Clemente XI non vi si voleva lasciare indurre, mentre era d’accordo che una dichiarazione scritta rimettesse a lui la decisione. Ora dopo che già il 17 maggio era stata emanata in Francia la proibizione di pubblicare qualsiasi scritto senza la licenza di stampa,1 il 7 ottobre 1717 fu emanata un’ordinanza reale2 secondo la quale bisognava conservare sulla costituzione il più completo silenzio fino che il Papa avesse trovato un mezzo di comporre il conflitto. Nel parlamento l’ordinanza venne registrata8 e il cancelliere D’Agues-seau raccomandò ai parlamenti di vigilare sulla sua osservanza. ' Senonchè questo decreto fu poco osservato, perchè dispiacque a tutti. I giansenisti erano malcontenti perchè il reggente si staccava da loro e gli ortodossi perchè i difensori della fede venivano parificati ai sostenitori dell’errore.5 Comparve una pubblicazione la quale portava stampato in due colorane, l’uno accanto all’altro, il decreto del reggente e un altro dell’imperatore bizantino Costante sulla questione dei monoteliti, il cosidetto « Typus », allo scopo di dimostrare la loro affinità e aggiungeva la condanna del « Typus » da parte di papa Martino I e del primo concilio latera-nense. * Il decreto del reggente non sfuggì nemmeno alla disapprovazione papale. Il cardinale Paolucci espresse al nunzio in Francia, Bentivoglio, ' il doloroso stupore del Papa perchè il reggente, dopo un trattamento così pieno di riguardi della Santa Sede, ora d’un colpo, senza passar parola con Roma, pubblicasse un decreto che considerava ancora come indecisa tutta la vertenza. Il favore del governo aveva da due anni resi insolenti i giansenisti; che cosa si potrà mai aspettarsi da loro per l’avvenire, dopo che il reggente li ha trattati alla pari degli ortodossi ! » Ivi 75. 2 Ivi 82-85. » Ivi 85». * Circolare del 18 ottobre 1717, ivi 86 s. Come sorse il decreto del silenzio, Imfitàu II 49 ss. « ([ CadryI) II. 90. » Io scritto venne attribuito agli amici della costituzione, ma < 'adry (11 S9s. fu informato « par des voyes très sures que cette pièce fut imaginée et jetée dans le public par des Appellants ». » Nell’ottobre 1717, ivi 9t s.