444 Innocenzo XIII. 1721-1724. Capitolo I. si può esprimere».1 Le aspettazioni crebbero ancora, allorché si sparse la voce, che il Papa sceglierebbe a suo teologo il servita Gerardo Capessi; questi, che effettivamente rimase consigliere del Papa, aveva giudicato infatti, che fossero necessarie spiegazioni più precise circa alcune delle 101 proposizioni condannate; gli si attribuiva uno scritto francese, che si esprimeva in quel senso ed aveva suscitato il malcontento di Clemente XI. - Nel conclave Innocenzo XIII aveva approvato prima della sua elezione una nota, che raccomandava al futuro Papa, oltre il cardinalato del Dubois,3 l’astensione da procedimenti rigorosi contro i giansenisti. 4 Confidando forse in simili voci, sette vescovi francesi osarono rivolgere ad Innocenzo XIII, poco dopo la sua nomina, una lettera, le cui accuse contro il defunto Papa e l’opera sua sorpassano ogni precedente.6 Essi incominciano applicando al loro 1 [Cadbyì III, sete. 1 p. 23. 20. Il card. Corradini qualificò in conclave il sospetto di giansenismo contro il f’onti come «une pure calomnie». Egli si infornò in proposito presso il card. Tolomei, che lo rassicurò completamente. Mi chaud 314. 2 Auo. Fabboni, Vitae Italorum, I’isae 1781, 243 s. Il card. De Gesvro< avrebbe detto, che il 'Conti non era favorevole alla Bolla « Unigenitus ». ma lo era Innocenzo XIII; «il est entraînO par la cour de Rome». [Cai>ry 1 HI. sect. 8 p. 61. s Sulla promozione del Dubois vedi il denso carteggio, ancora dop«' il conclave, in Miohaud 331 ss. e ’Brevi spediti per Msgr. Passarmi destinai' portare la beretta al card. Dubois, del 30 luglio 1721, Brevia ad ¡trine. Archivio segreto pontificio (cfr. Justi II 284). iSuUe premuri' del Rohan presso l’Acquaviva vedi la * lettera di questo al Grimaldi del 1“ I'1 glio 1721, Archivio di Simancas; sulla parte avuta dal fut,ir0 card, de Tendi» vedi M. Boutry, Intrigues et missions du card, de Tencin, I’#-rigi 1002, 32 ss., 40-61, e li), nella lier, de Paris del 15 ottobre ,184)8, come nella Rev. d'hist. diplom. XV (15)01) 20 ss. In confronto del giudizio primitivo, dalli’ Memorie astiose del Saint-Simon in poi in gran parte ingiusto, sul card. Dubois, sicuramente non del tutto incensurabile (in quel senso ancora Rask»-l’ranzös. Gesell. IV 452 ss. ; Schlosses, Gesch. des 18. Jahrhunderts I M. Martin, Hist, de France XV 75, 110, 113, corretto in Rev. des quest, hi'1-X [1S71] 535s.), vedi i primi tentativi di riabilitazione: Capefigue, Les canli naux-ministres: card. Dubois et la Régence, Parigi 1861 (piuttosto letterari"1 e Seilhac, L'abbé Dubois, Parigi 1862. ma specialmente il lavoro fondamenti!Il del Bliard: Dubois card, et premier-ministre II, Parigi 1901 (recensione 'I'1 Bellesheim in Hist.-polit. Blatter CXXIX 777 s.). Sulla restante attiviti! dt ■ Dubois, specialmente quella precedente, cfr. inoltre Bourgeois, Le secril ' Régent et la politique de Dubois, Parigi 1911; Bi.urd, Dubois et Saint-ìii"" "■ nella Rev. des quest, hist. I>XX (1901); Wiesen eb, Le Régent, l'abbé IJuboi* les Anglais, Parigi 1891 ; Al. Btidinsky, Wie Abbé Dubois Minister wurde, nell.* Beil. delL’Allg. Zeitung del 26 febbraio 1874, n. 57. * Bi.iard II 222. Cfr. sopra p. 428. » Essi erano: Caillebot de la Snlle. ex-vescovo di Tournai, De Bertha......■’ di Pamiers, Soanen di Senez, Colbert de Croissy di Montpellier, De Langle 1 Boulogne, De Caylus di Auxerre, Cassagnet de Tilladet di Milcon. Cfr. 1, l '