La lettera dei prelati de «le tre potenze». 683 Frattanto taluni ambienti in Francia incominciavano a preoccuparsi dell’arrendevolezza del Papa. Il Polignac ebbe un inca-r >, che meno di ogni altro potevasi attendere proprio da piirte O: ile all’inquisizione, quello, cioè, di non lasciar passare nulla n'¡l’affare del Noailles, che non fosse approvato dall’inquisizione!1 Più tardi questa condizione fu mutata, nel senso, che doveva accettarsi solo quanto il Papa decidesse con il concorso dei cardinali.2 Dopoché fu conosciuta in Francia ia nuova minuta del Noail-lc per la sua accettazione della Costituzione, i cardinali Rohan e Bissy, cui si aggiunse il futuro cardinale Fleury, inviarono a R ma un ammonimento rispetto alle ambiguità di questo scritto. * 11 Noailles, vi si dice, propone una nuova formula di accettazione d* Ha Costituzione, cioè, ch’egli vuol sottomettersi ad essa come il clero francese. Ma a quale scopo una nuova formula? Essa è so petta per la sua medesima novità. Perchè il Noailles non vuole esprimersi come tutti gli altri? Perchè vuole sottomettersi come il ¡ero francese? Ha questo obbedito in maniera diversa dal resto d< mondo cattolico? D’altra parte gli appellanti sostengono, che i vescovi francesi non sono d’accordo nell’accettazione della Bolla, quindi proprio per questo la nuova formula non. è utilizzabile. La lettera dei tre prelati, de « le tre potenze », come allora si diceva, si rivolge quindi contro la dichiarazione del Noailles sulla sua istruzione pastorale del 1719. Non vi può esser dubbio, che questa istruzione non si concilia col domma cattolico e coll’autorità della Chiesa. Può, dunque, adesso esser tenuta per sufficiente la ritrattazione proposta dal Noailles? Egli dichiara solo, che il suo cuore e la sua mente sono assai lungi da tutto quanto abbia dispiaciuto alla S. Sede, posto che nella sua istruzione pastorale si trovi qualche cosa del genere ; egli vuole, che questa istruzione sia considerata come non esistente, se vi si trovino cose, che abbiano dispiaciuto alla S. Sede. Ora, non è assolutamente dubbio, che molte cose in quella istruzione hanno dispiaciuto alla Sede apostolica. Non parli dunque il Noailles solo al condizionale, ma condanni semplicemente ed espressamente la sua istruzione. Per quanto, infine, concerne i dodici articoli, è una strana pretesa, che la S. Sede, per dichiarare la Bolla Unigenitus, debba approvare articoli, di cui alcuni non hanno proprio che far nulla con quella Costituzione, altri esprimono solo proposizioni di fede non combattute da nessuno, altri invece contengono cose tanto scabrose, che non si può toccarle senza suscitare nuove contro- 1 Ivi 416. 1 • Lettera del eard. Cienfuegos al cancelliere imperlale Sinzendorff del ottobre 1725, Archivio Heuss di Ernst brunii. * Il 9 ottobre 1725, {Cadby] IV 427-432; Klkvkt lA’XII 235».; HaBOY 33 s. > lettera venne stampata sottomano. [Cadrv] IV 720.