754 Clemente XII. 1730-1740. Capitolo III. ecclesiastica, cresciuto colà, doveva portare alla fine al rigetto d; ogni vincolo. Presso gente ragionevole il convulsionismo privò il giansenismo di ogni prestigio, il sepolcro del Pàris divenne ani il suo sepolcro. Alla religione i «miracoli » del Pàris, e quanto li accompagnò, fecero danno grandissimo; essi dettero all’incred i-lità sempre più diffondentesi un’arma in mano contro i miratoli del Vangelo e del cristianesimo in generale; in questo senso li sfruttò per i suoi iscopi il noto scettico David Hume.1 Tutta' . presso la gran massa del popolo i miracoli e le convulsioni prò: -tarono al giansenismo. Della Grazia efficace per se stessa l’uonv* comune nulla capiva, mentre lo spettacolo singolare dei mirai e delle convulsioni eccitava la sua bramosia di novità ed attraev : due terzi della capitale, dice il Barbier,2 erano giansenistici. Un trionfo fu riserbato ancora ai giansenisti, allorché pa a loro nel 1735 il vescovo di Saint-Papoul. Giancarlo de Ségur era in origine un ufficiale, poi temporaneamente oratoriano, ma non fece mai studi a fondo, e capiva appena il latino.3 Poco dopo la sua uscita dalla Congregazione, egli divenne a 28 anni vescovo di Saint-Papoul. Egli si pronunciò adesso a favore della Bolla Un genibus, ma ebbe relazioni anche col Soanen e il Colbert; sotto la loro influenza abdicò nel 1735, chiese perdono alla sua diocesi la aver sostenuto la Bolla, aderì ancora posticipatamente all’appell ' dei quattro vescovi del 1717 e si ritrasse quindi nell’oscurità.4 II documento, in cui egli dava notizia del suo passo, suscitò gran gioia nei giansenisti;5 esso venne soppresso con decreto del Consiglio di Stato del 2 aprile 1735. Gli arcivescovi di Embrun e di Tour i vescovi di Laon e Chalon espressero la loro indignazione in lettere pubbliche 6 specialmente anche per il fatto, che dietro l’esempio del Ségur i vescovi di Grenoble e di Agde ritirarono quanto-avevano fatto al concilio di Embrun contro il Soanen.7 tlssimac sectae conatus ad hnec dedecora tandem rediisse permiserit, QMsi dixerit Dominus : Révélai«) pudenda tua...» (Xahum 3, 5). < ’osi Clemente XIH il 14 novembre 1764 al vescovo di Sarlat (Hull. Coni. Ili, Romae ISfti. 22' » I>. Hume, .1 u Enquiry concerning human understanding sect. 10 (Essay* and Trial isis on screral subjects II, Ixmdra 1777. 133). Le X ou relies ceci' siasi i'I tir s posero (24 dicembre 1731) i miracoli del PA ris in parallelo coi miracoli di Cristo. [PATornxErl III 156 s. • Presso Hardy 104. 3 « L'abbé de Sf-Rur. disait d'Orsanne, n’a point de théologie et ne sa'1 pas mime le latin» (Picot nella Biographie universelle XLI 474). • Mandamento del 26 febbraio 1735, in [XrnteLE] il 1, 676-679. » Lettere del JSoauen e del Colbert, ivi 679 s. Anche gli avvocati di Parli- lo felicitarono (IIardt 313). « [PAToun-LET] I 10; FS.euby LXXV 49. • Fleuby LXXV 48. Snlle misure di polizia vedi Hardt 314.