622 Benedetto XIII. 1724-1730. Capitolo IV. un canonico Rousse, morto, ad Avenai;1 all’arcivescovo gian ni-stico di Utrecht se ne ascrisse parimenti uno.2 II cadavere di un parroco appellante a Reims fu trovato incorrotto dopo cinque anni, una malata credette di sentire miglioramento dopo essersi posta sul petto la pastorale del Colbert ;3 perfino un gesuita pre unto morto * venne celebrato come appellante e taumaturgo, finché con una lettera aperta 8 egli dette la prova di essere ancora in vita. Tutti i giansenisti nominati, però, non poterono arrivare a nessuna celebrità, sebbene 32 parroci in una lettera ai vicari generali di Reims e tre di essi in un’altra all’arcivescovo si adopera> per il Rousse, allorché uscì una proibizione ecclesiastica contro i pellegrinaggi al suo sepolcro. Fecero invece grandissimo scalpore i presunti miracoli sul sepolcro del diacono giansenistico Pàris nel cimitero di Saint-Médard a Parigi. Il Pàris, morto il 1° maggio 1727 a 37 anni, aveva condotto una vita rigorosa in senso giansenistico; una volta egli omise addirittura, secondo lo spirito delia setta, la prescritta comunione pasquale, e per presunta umiltà non volle mai divenir prete.0 Alla sua sepoltura sarebbe avvenuta una guarigione miracolosa, e poco dopo una seconda sul suo sepolcro. Ma i miracoli del diacono giansenistico rappresentarono la ! »ro parte principale soltanto sotto il pontificato di Clemente XII. Gli antigiansenisti lamentarono, che il « furore della setta » per po dere il maggior numero possibile di miracoli, e lo zelo dei suoi seguaci nel mettere in circolazione in proposito tanti falsi racconti, recassero alla religione danni incalcolabili. L’increduliia, dissero, ne prendeva occasione per mettere in dubbio e dispr< z-zare i miracoli antichi, specialmente se si vedeva come i gazzettieri della setta paragonassero i presunti miracoli di France.' de Pàris con i miracoli di Cristo.7 6. La ribellione contro la Costituzione aveva trovato un sostegno principale nelle comunità religiose. I loro superiori, per verità, si adoperarono con la massima risolutezza, appoggiati dal Papa e dal i Ivi 840. s Ivi 672s. « Ivi 851. « Pierre Chamiixart (f 17:«). Ctfr. Sommebvoohl, BibliothHjue II - Soiull 200 n. 7. » Del 15 febbraio 1732. in La clef dii Cabine!, maggio 1732. 345-3.'<*1 * [Cadry] IV 751 ss. Sa scritti del P&ris, [Patoumj.ct] II 116: n santi manoscritti fatti da lui della teologia di Jaenin cfr. D'Atfcs I® chcrches de Science relig. XI (1920) 373-387. » IPATOtiriXCT] III 375.