470 Innocenzo XiII. 1721-1724. Capitolo I. suo ritorno in Europa era stato chiamato a Roma a rapporto, lavorava colà nello stesso senso. In una dissertazione sul diritto di patronato in Cina egli cerca dimostrare, che non vi potrebbe essere nulla di più pernicioso per le missioni in Oriente, che attribuire questo diritto « ai Portoghesi o per dir meglio ai gesuiti », e viceversa nulla di più benefico per la Chiesa cines liberarla dalla schiavitù in cui era posta per l’attribuzione della più gran parte di quell’impero ai gesuiti.1 Secondo quella disertazione ogni misura salutare della S. Sede veniva attraversata dai gesuiti ; essi sono i tiranni, contro cui nessuno in Cina osa alzare un dito; tutti gli atti di violenza dei Portoghesi sono provocati da loro. Il generale dei gesuiti è papa in quelle contrade, con piena facoltà di predicarvi l’evangelo di Confucio.2 Il Maigrot era membro del Seminario parigino delle missioni straniere,3 e il Seminario si dimostrò in generale l’avver aro più attivo dei gesuiti nella questione dei riti. Ad esso appari; vano il Quemener e lo Charmot, che dal 1694 sostenevano la del Maigrot presso la Congregazione romana. Il più impo vescovo missionario del Seminario sorgente, il Pallu, nella questione dei riti era totalmente acquisito alle opinioni del domenicano Navarrete, il cui viaggio di ritorno in Europa s’incrociò al Madagascar col viaggio del Pallu in Cina.4 Da parte dei preti del Seminario partirono in seguito suppliche sopra suppliche al Papa contro di essi, * nelle quali i difensori dei riti ed i l'""" scritti non vengono risparmiati. Inoltre il Seminario seppe indurre la Sorbona ad intervenire nella lotta. Poiché alcuni dei qua- i * De iure patronatus in eeeleslis imperii Sintmim, Hi Iti iotei rionale di Monaco, Cod. Hai. 562. » « Cura omnlmoda facilitate Oonfuell evangelium Siuls praedlcawU- ' • run est, quod quotleseunque Iesuitae Sinnrum imperatorem impelici: I-egiitum Apost., missionario« et ipsurn Papam, si illnc iret, Macaum “ ilcndos tradendosqup in manus I.iisitanoruni. tunc domini seu potlus *•*' • egregi! futuri Lusitani siut, illiaque fm-turi. qiiidquid Iesuitae voluerini -» In Reusoh, index H 773 ed altrove è indicato erroneamente come zarista. * * « Je me trouve si esclairé des entretiens de ee bon religieux • mémoires qui j’en ni dressé qu’il me semble que j’en suis sutBsam.* • pourveu pour me bien conduire dans l’estat présent des affaires de cette sion » (Palili il 28 dicembre 1(170, Lettres I 129). «Je ne puis vous eM,r combien les entretiens que j’ai eus avec ce bon religieux m’ont donné de m" pour servir efficacement la mission de la Chine qui est réduit dans an • faucheux estât» (al Nexmond il 4 agosto 1071, ivi II 350). 11 I’allu era pugnato nel suo viaggio dal due futuri avversari più violenti del riti. • de Lyonne e Carlo Maigrot. Laukax 1 256. » il 20 aprile 1700 (Connina II 8861, il 15 ottobre 1709 e 2 febbraio !• (Anecdote* III 210-218, 222-235), Réponse à la protestation des Ji**'1' ‘ 236-241), etc. Ofr. Anecdote* I xxxv s.