Elezione del cardinal Corsini. (>59 festa di S. Giovanni Gualberto, assai venerato dal Corsini.1 Al sorger del giorno regnava già nelle celle grande irrequietezza. Un triplice tocco di campana chiamò alla votazione un’ora prima del solito. Tutti i 52 presenti dettero il loro voto al Corsini, che durante l’intero atto se ne stette commosso fino alle lacrime. Alla domanda, se accettava, s’inginocchiò rivolto all’altare, e dopo una breve preghiera pronunciò il suo Accepto. Dopo quattro mesi e sette giorni si potè riaprire il conclave. Per venerazione verso il Papa, cui doveva la sua promozione, il neo-eletto si chiamò Clemente. Fu vista un’opera della Provvidenza nell’esaltazione di questo Toscano, contro il quale antecedentemente le potenze della terra avevano lavorato così vivacemente e così invano.2 La gioia del popolo all’annunzio dell’elezione avvenuta fu poca, p< rchè a Roma si era sperato tuttora in Corradini,3 che godeva •' mpatie molto più grandi. Fra i 4000 uomini in Piazza s. Pietro si sarebbero intesi solo dai quattro ai sei evviva. Solo allorquando il nuovo Papa entrò in S. Pietro, accompagnato dai cardinali e dagli Svizzeri, risonò intorno a lui alto giubilo, che si fece pieno soltanto alla consacrazione e alla presa di possesso la domenica "t guente.4 Ognuno dei partiti politici si vantava di essere stato il vero creatore del Papa, ad eccezione dei Francesi, che se ne 1 * « Di lui concittadino e di lui ne vive parzialmente divoto » Conclave nel ■luale... [1730], loc. cit.). 1 * « Kecarebbe gran meraviglia l’intendere esaltato alla sovranità della ■liiesa Romana un soggetto, che nello stesso conclave fu contrariato dalla prima potenza dell'Europa e che da questa contro il line d'ogni umana poli-iii/a poi commendato avesse a superare felicemente i sospetti compiti dalla »azione francese» (cosi comincia Conclave nel quale... [1730], loc. cit.). Una * lettera all’imperatore, subito dopo l'elezione, certo del Kuele, descrive tutto 1,1 sviluppo della candidatura Corsini e chiama prodigiosa la sua elezione. 'Archivio dell'Ambasciata austriaca presso il Vati-' 1 n o). li card. Schönborn scrive su questo mutamento dell’Austria a favore Corsini a *>uo fratello, 11 vicecanceiliere imperiale, l'il luglio 1730: « .Mithin " ird diesmal wohl in den sauren Apffel müssen gebiessen werden » ; a dass mann diesen so verächtlich hinweggeworffenen stein wieder herworgesuchet hat... » ; • ich sehe es zwar für eine besondere hand gottes ahn, die hier hat zeugen »ollen, das umbsonst seye, das der mensch gegen seine göttliche Verhengnus und wähl was erzwingen wolle » ; unica consolazione è per lui, « das ich ihn Vl>n der hand gottes gemacht finde, die ihn dann abnfehlbar auch führen wird » 'Z'-iIsehr. für die Gesch. des Oberrhein* IA X11 [19181 199, 208). * * Conclave nel quale... (1730), Archivio dell'Ambasciata au-"triaca presso il Vaticano; Ivi pure sul contegno successivo del popolo. Cfr. I’etkucki.ij 99. ‘ * Conclave doppo la morte del P. Benedetto XIII, loc. cit. Cfr. * Col-Wto aU’imperatore il 19 luglio 1730, Archivio dell'Ambasciata austriaca presso il Vaticano. Una serie di fonti contemporanee i“ elencato dal Novaes (XIII 165).