Candidatura del Corsini. 053 favorito dal Camerlengo;1 furono pure fatti tentativi per Zon-dadari2 e fugacemente anche per Falconieri.3 Solo la candidatura del Corsini tornò a destare più sensazione. I! Corsini era conosciuto ed amato per la buona prova fatta negli uffici e per la disinteressata beneficenza; la sua casa formava il centro di una distinta vita di società. Allorché la pratica per l’Im-periali fu fallita definitivamente, i Francesi proposero lui ;4 Ben-tivoglio,5 zelanti e alcuni cardinali di Benedetto XIII aderirono. Ma la resistenza principale venne dal Cienfuegos, che era inesorabile contro ogni toscano6 e lo divenne tanto più, quanto più la presso il Vaticano), egli trovò opposizione presso la Francia e la Spagna ; l’fr. l’ETRTJCEIXI 71. 1 I/’Albani il 21 maggio mandò in giro per il conclave una lettera di rac-1 '¡nandazione, in cui esaltava Pico come il piO degno e confutava tutte le ■iezioni. Il Collalto ne invia una copia colla sua * relazione del 23 mag-"io 1730 alla cancelleria Imperiale (Archivio dell’Ambasciata li 81 r i a c a presso il Vaticano). La lettera dell’Albanl, però, rimase 'i‘nza effetto (* Collalto alla cancelleria Imperlale il 23 maggio 1730, ivi). t/Althan assicurava di conoscer meglio le disposizioni dell'imperatore, che frano favorevoli al Pico. Ma il Cienfuegos nella notte del 18 maggio mostrò un ordine esplicito di esclusiva, redatto In spagnuolo, dell’imperatore contro ¡1 Pico, di cui il Ruele dovette informare i cardinali Kollonitsch e Schonborn. Iti usci Infatti ad essi di mettere insieme per l’esclusiva più di 25 voti; il tenta-l'vo di estorcere una esclusiva aperta era fallito. Su ciò Pico * «la sera degli li* ili maggio si portò alla cella del card. .Camerlengo, ove alla presenza del ' -rd. S. Agnese avanti d’un croceflsso protestò che lui si giudicava Incapace del !-'nt ifìcato, tanto più quanto che sapeva essergli contraria Sua M. Imp., che perciò lo supplicava di voler desistere dal fare ulteriori pratiche in suo favore » 'Huele. Storia del conclave, loc. cit). Cfr. ‘relazioni a La Paz del 22 e SI maggio 1730, Archivio di Simancas. Inoltre 11 Pico era pensionarlo fran-ctse (* Itelazione del conci. 1730 e delli due partiti opposti. Archivio del-l'Ambasciata austriaca presso il Vaticano). 3 Si univano su di lui zelanti. Savoiardi e Benedettini, i due ultimi gruppi, a patto che facesse certe promesse (» Conclave nel quale... [1730], ivi). Ma la ii!|agna gU era contraria (• Cienfuegos alla cancelleria imperiale il 28 maggio 1730, ivi) ; gl’imperiali non volevano nessun Toscano, e venne fuori la voce ' ■fr. »lettera aU’lmperatore, verosimilmente di Uuele subito dopo l’elezione, iri), che la Francia lo escludeva per la sua attività di nunzio, per giustificare 'a quale lo Zondadari stesso redasse una lettera e la dette al Rohan (11 Benvoglio ne inviò una * copia a La Paz il 3 giugno, Archivio di S 1-anca s), evidentemente senza il successo desiderato ( Buele, * Storia del concave, loc. cit.; cfr. »relazione a La Paz del 27 maggio 1730, loc. cit.). 3 Egli trovò opposizione come un capo dei « Benedettini » come amico del ('fwcia e dei Savoiardi, forse anche per la sua indole impetuosa; vedi Ruele, ’Storia del conclave, loc. cit.; »Conclave nel quale... (1730), loc. cit.; »relazione a La Paz del 31 maggio 1730. loc. cit. ; » relazioni del Collalto, che lo •"da assai, alia cancelleria imperiale del 27 maggio e 3 giugno 1730, loc. cit. 4 Ruele. »Storia del conclave, loc. cit. 5 * Relazione a La Paz del 15 maggio 1730, Archivio di Simanca s. 6 Le numerose obbiezioni da parte austriaca in » Relazione del conclave 1730 e dell! due partiti opposti (Archivio dell’Ambasciata austriaca