94 Clemente XI. 1700-1721. Capitolo IV. segretario di Vendóme, arrivò in Spagna ove seppe cattivarsi il favore della corte. Morto il suo protettore, egli rimase a Madrid come ambasciatore del duca di Parma e in tale qualità servì di mediatore per il secondo matrimonio di Filippo V con Elisa-betta Farnese, nipote ed erede del suo sovrano. Legati così gli interessi dei Borboni a quelli dei Farnese, ad Alberoni toccò un compito politico importante. Il suo prestigio presso la nuova regina divenne presto assai grande; ora Elisabetta, donna altrettanto ambiziosa che intraprendente, dominava così compieta-mente suo marito debole e nevrastenico, che essa divenne lo spirito dirigente della politica spagnuola. Alberoni sfruttò senza scrupoli la fiducia che Elisabetta aveva nella sua abilità, e il cardinal Giudice, al cui ristabilimento Filippo V aveva acconsentito soltanto con riluttanza, perdette ogni influsso.1 Ora il figlio del giardiniere di Piacenza poteva governare solo con la regina.2 Per guadagnare anche il favore del Papa, Alberoni, appoggiato dal confessore del re, il gesuita Daubenton, si sforzò non soltanto di raggiungere il componimento delle differenze ecclesiastiche con Roma,3 ma di ottenere anche che la Spagna per la durata delle guerre turche desse all’imperatore la tanto desiderata garanzia per i suoi possedimenti italiani. Ciò avvenne con una lettera di Filippo al Papa del 25 novembre 1715. * Così Clemente XI credette di esser giunto alla meta dei suoi desideri,5 poiché ora ¡Carlo VI non poteva più aver ragione di tardare ancora nello innalzare lo stendardo della croce contro i turchi. Il 4 gennaio 1716 a lui e al principe Eugenio, come poco dopo ad altri principi cristiani, vennero mandati pressanti esortazioni alla guerra contro i turchi.0 Se non che Carlo VI non si fidava delle promesse della Spagna e della Francia ed esitava ancora a decidersi. A Roma egli chiese l’approvazione della decima su tutto il clero dellle sue terre, ’ sussidi in denaro contante 1 Cfr. Raumuixart I 630 ss. 2 Ivi li 244. 3 Un decreto di Filippo V in data Buen Retiro 28 settembre 1715 revocò le * ordinanze del 7 settembre 1710 e 24 aprile 1711 intorno alle entrate dei vescovadi vacanti ecc., Misceli, di Clemente XI 97 p. 14*1, Archivio segreto pontificio. * Pometti XXII 14S. La preghiera del Papa perchè FUippo V volesse concedere la garanzia richiesta dall’imperatore è datata 8 ottobre 1715. Cle-mentis XI Opera, Epist. 2093. « Secondo la * Relazione del conte Gallas del 2 novembre 1715 già allora circolava in Roma la notizia che l’imperatore aveva dichiarato guerra ai turchi. Archivio dell’ambasciata austriaca presso il Vaticano. * Olementis XI Opera, Epist. 2107 ss., 2123 ss. 7 Questa domanda era stata presentata già neU’estate 1715 ; v. le * relazioni del conte GaUas del 1° giugno e 31 luglio 1715, loc. cit.