674	Clemente XII. 1730-1740. Capitolo I.
perdita di tutti i benefizi ecclesiastici.1 Alla notificazione della sentenza, il Coscia si comportò come se questa non lo riguardale affatto. Egli fu subito portato in Castel S. Angelo, ove gli furori' assegnate tre stanze e permesso di provvedere da sè al suo mantenimento.2 Allorché il Papa annunciò la sentenza in concistori , molti cardinali non poterono celare il loro sbalordimento innanzi a un procedimento così severo contro un membro del S. Collegio. Ma nessuno osò pronunciare una parola a favore del colpevole. 1
   Nei Romani la sentenza contro il Coscia suscitò una soddisfazione generale, ma tutto l’episodio venne dimenticato così presto, che alla fine di maggio già non se ne parlava più.4
   Frattanto anche le altre nuove Congregazioni avevano lavorato. Quella che doveva giudicare sulle grazie e i chirografi strappati a Benedetto XIII procedette rapidamente. Già alla fine dei dicembre 1730 era terminata la minuta di una Bolla, che proibiva, contrariamente al permesso di Benedetto XIII, di prelevar, pensioni sulle parrocchie.5 In seguito si abolirono ancora, si cam-
    1	Vari esemplari a stampa della « Sententi« S. I*. X. Clementi* P. XII lata et pnblicata die S> m. Mail anni 1733 in causa card. Xicolai Cosciae negli atti processuali dell’A r c h i v i o segreto pontificio. Cfr. I-' imi, Cod. Hai. dipi. IV 3S8 ss. Vedi anche la ‘relazione del card. Cienfnes"-del 9 maggio 1733, Archivio dell’Ambasciata austriaca presso il Vaticano.
    2	* « Il |n»rporato non si turbò all’avviso della sentenza e si 0- portai" < granile disinvoltura e quasi come se non si trattasse di eose a lui appari* nentl. In castello egli ha due camere ed una sala fatte accomodare eoi propri mobili ed al suo servizio si truovano un capellano, un aiutante di camera ><l un servitore, sentendosi ch’egli stia di buon animo e che mangia con bn,!-appettilo». Fin adesso non è stato assolto dalla scomunica maggiore: si tisi una supplica di lui per ciò. Così riferisce il card. Cienfnegos il 10 maggio 17--. Archivio dell'A mh asciata austriaca presso il Vaticano
Il	l* ottobre 1735 * il medesimo scrive, che il card. Acquaviva ha ottenuto d.i l’apa por il Coscia il permesso di recarsi da Castel S. Angelo a iS. Cassiano in Toscana ai bagni, sotto garanzia del ritorno e dopo pagamento della multa ì-15.000 scudi, prova che la sua prigionia è certo mutata in contino. L’* 8 ottobri il medesimo riferisce, che il Coscia mercoledì parti da Castel S. Angelo 1“ ' S. Cassiano: U Papa può privarlo della porpora, ove non voglia tornare al ^ comando. Ambedue le lettere nell’A r c h 1 v i o Heuss di Ernstbrun*» (ove si trovano le relazioni del card. Cienfnegos dal 4 dicembre 1731 in l> •
i * Relazione del card. Cienfnegos del 16 maggio 1733, Archivio de
i	’ Ambasciata austriaca presso il Vaticano. Secondo la * 1 ' • zione del card. Cienfnegos del 27 agosto 1735, il 26 la Congregazione « IX* n“r‘ nnllis i\ riunitasi novamente dopo lunga pausa, deciso nei riguardi del ir idio del Coscia, che la lunga prigionia poteva sostituire la perni. Archi'1' Iteuss di Ernstbrunn.
    *	• Relazione del card. Cienfuegos del 30 maggio 1733. Archivio <•' l’Amba sciata austriaca presso il Vaticano.
    » • Relazione del card. Bentlvoglio del 30 dicembre 1730. Archi' 1° ' Simanca s.