Sentenza sui riti inalabarici. 771 Roma per ottenere la condanna delle due pastorali e la revoca dei ermessi del Mezzabarba. Ottenne la prima cosa senza difficoltà. Per esaminare i permessi del Mezzabarba fu costituita nell’inquisizione urna commissione, i cui lavori erano terminati al principio lei 1737; una Congregazione cardinalizia doveva quindi pronun-iare la sentenza. Su preghiera del generale dei gesuiti Retz, Clemente XII concesse una proroga per il giudizio finale, sinché giungesse a Roma il procuratore della provincia giapponese, arrivato già a Lisbona. Il Retz cercò anche di ottenere l’intercessione del ; e di Portogallo.1 La nuova indagine sulla questione ebbe termine m>1o sotto il successore di Clemente XII. Ebbero invece una conclusione i dibattiti intorno ai riti mala-i'arici. La sentenza di Benedetto XIII non era stata pubblicata in India, e quindi si pregò il successore di riprendere la questione. Nonostante ogni decreto, cioè, non volevano ancora adesso scom-arire tutti i dubbi e tutte le speranze in mitigazioni. Ora il S. Uffizio dichiarò il decreto del Tournon in sei sedute finali.3 NeU’in-ieme vengono confermati i sedici punti della sentenza; sono però incesse mitigazioni in taluni particolari.8 Per il caso singolo di ecessità fu concessa la dispensa per dieci anni dall’uso della sava e dell’alito nel battesimo. Ai battezzandi non dovevano bensì * ssere imposti nomi di divinità e penitenti pagani, ma l’ulteriore rdine del Tournon di scegliere nomi dal martirologio romano fu ambiato in un semplice consiglio. * La festa per l’ingresso delle fanciulle nell’età pubere deve subire un cambiamento col venire :ivolta ad altro oggetto: il matrimonio dei fanciulli, cioè, in fu-'uro deve essere inteso unicamente come fidanzamento, esso si ‘¡asforma solo coll’entrata nell’età pubere in vero matrimonio, e uesto può quindi essere celebrato con feste. Rimane così la pompa estiva esteriore, ma è evitato lo scandalo dell’oggetto.s Viene mantenuto quanto aveva stabilito il Tournon circa la traduzione li espressioni cristiane, ma la sentenza ammette che le traduzioni re gesuiti attestano con giuramento il !» ottobre 17.'«. ch'egli rivolse pre--biera insieme con t gesuiti al vescovo