CAPITOLO III. Attività ritormatrice di Benedetto XIII. - L’anno giubilare e il < morale delle sue diocesi. Data la serietà della sua indole, gb spiriti religiosi ritennero di poter contare con sicurezza, che d: Papa egli avrebbe proseguito i suoi sforzi, mentre d’altra parile persone inclini alle tendenze dei tempi temettero il suo rigor* Ma nè le speranze degli uni, nè i timori degli altri erano de*: nati ad avverarsi completamente. Il Papa non mancava certo di buona volontà per il miglioramento del clero e del popolo. Già al principio del giugno 17-1 ordinò, che tutti gli abitanti del palazzo apostolico assistessero ogni sabato ad una predicai.1 Seguirono seni moniti ai prelati romani, specialmente agli impiegati della Rota, della Segnatura e della Camera, di condurre una vita incensurabile, * editti, che 1 Diarlum pontlf. Benedirti XIII (del maestro delle cerimonie prati fri" cfr. .1 rrh. Mor. Rom. IV 410 ss.). Cori. 1319 p. 1 ss. della Biblioteca C • • * i: átense di It » m a. Lettera dell Actjuaviva a Iuan Baut. de Orcndayn de! -1 giugno Archivio di Simancas; ‘relazione del denfuegos dello stesso gi«>rt>" Archivio Heuss di Krnstbrunn. Secondo questa 11 Papa di»-*’ •S-lmpiegatl ecclesiastici. ch’egli sperava, «che si sarebbero astenuti dal fr«i tare le conversazioni, massimamente della notte, e dove cl sono dame, mcnin II tempo era prezioso e doveva impiegarsi negli studi e non nc* passatriur* e no giuochi ; che se avesse saputo, se qualche prelato andasse a simili tersa ¿ioni, non gli avrebbe mica formato processo, ma poteva bensì il assicurarsi, che la ¿5. ¿5. non gli avrebbe fatto godere la minima convenio«^ *