Il	Papa cerca conservarsi neutrale.	10
a Verona,1 l’agitazione dei gallo-spagnuoH in Roma divenne sempre più forte e le loro insistenze per l’investitura di Napoli a Filippo V più incalzanti che mai. Già il 27 maggio Clemente XI si era lamentato di fronte al conte Lamberg di dover sopportare da parte degli spaglinoli e dei francesi un vero martirio; secondo loro egli sarebbe il più grande nemico della Spagna e subornerebbe i malcontenti in Napoli e solo per questo differirebbe l’investitura; avere egli però risposto che non poteva decidere senza aver sentito anche l’altra parte; i membri della congregazione inquirente erano uomini imparziali; non si precipiterebbe nulla.2 II giorno dopo Lamberg annunciava all’imperatore avere il Papa espressa la speranza che le armi imperiali lo avrebbero liberato dalla tirannia dei francesi. Tali espressioni sono comprensibili quando si ricordi in qual maniera l’ambasciatore spa-gnuolo Uzeda trattasse con Clemente XI. Se prima della fine del mese non fosse concessa l’investitura di Napoli, così dichiarava l’aimbasciatore a metà luglio, il suo re considererebbe questo come un rifiuto. Clemente rispose di non essersi finora espresso nè in senso affermativo nè negativo, ma di aver istituito una congregazione di dotti e coscienziosi cardinali i quali dovevano esaminare anche le pretese dell’imperatore. A questo punto Uzeda lo interruppe con le parole: «Che imperatore, che cardinali! Noi non ammettiamo l’imperatore come parte in causa, e tanto meno i cardinali come giudici ». Il Papa replicò che se l’ambasciatore non riconosceva i cardinali come giudici, egli tuttavia credeva necessario di sentire e seguire il loro consiglio. *
   Siccome Clemente XI nonostante tutte le insistenze dei gallo-spagnuoli tenne ferma anche più tardi5 questi tentarono di ottenere l’investitura per Filippo V di sorpresa. Era antico uso che la vigilia della festa di S. Pietro e Paolo quale tributo feudale venissero presentati alla camera apostolica in solenne corteo, una mula bianca, riccamente bardata, e 7.000 scudi. Il duca di Uzeda e il cardinale Forbin, come rappresentanti della Spagna e di Francia chiesero di poter compiere tal cerimonia, permettendo la quale il Papa si sarebbe deciso per l’investitura di Napoli a Fi-
   1	Wetver. Die Feldzüge de* Prinzen Eugen 1. Serie III. Vienna 1870. 143ss.; Erbes nelle Mitteilungen den Oenterr. fiixtitutx XXXVIII.
   2	* Diario di Lamberg al 27 maggio 1701, Archivio di Lamberg di Ottenstein.
   *	Secondo il ‘Diario di Lamberg le parole erano queste: «Iddio faccia che le armi imperiali facciano un buon colpo per liberarci dalla tirannia de’ Francesi ». Ivi.
    4	Rapporto dì lamberg del 18 giugno 1701. in Ki.oit IX 'JSH.
   *	("fr. la ‘Lettera di Paoiucci al nunzio spagnuolo del 26 giugno 1701, Xunziat. di Spagna 383, Archirio segreto pontificio.