La Congregazione dei maurini e l’accettazione della Bolla. 627 in cui spiega che la Bolla non combatteva sant’Agostino e san Tommaso, che nel campo della teologia morale Benedetto XIII aveva rinnovato nel suo concilio romano i principii di san Carlo Borromeo per l’amministrazione del sacramento della Penitenza. A tre Papi, che avevano prescritto unanimemente l’accettazione della Bolla, avevano acceduto quasi tutti i vescovi del mondo. « Se non li ascoltiamo, ove è dunque la Chiesa, che deve sempre esser visibile, e alla cui autorità dobbiamo soggezione? Facciamo il sacrificio della nostra debole intelligenza per tenerci alla colonna della verità ». Il generale, però, non ottenne molto colla sua circolare;1 in due terzi delle case della Congregazione non ne venne data neppure lettura; a Corbie, il priore, al principio di questa uscì dalla porta e gli altri lo seguirono; a Digione si rispose alla circolare colla dichiarazione di non sottomettersi.2 Ciononostante l’accettazione della Costituzione si faceva strada man mano. Sembra, anzi, che il numero degli appellanti, nonostante gl’indizi singoli in contrario, non fosse stato tanto grande; il generale Sainte-Marthe scrisse al cardinale Polignac 3 che esso non raggiungeva un quarto dei monaci, e che non si era presa mai una decisione contro la Bolla in una adunanza generale. Contribuì molto al componimento finale del contrasto uno scritto del maurino Vincenzo Thuillier,4 che dapprima aveva appellato egli medesimo. Da quanto egli espone si apprende che taluni maurini cercavano un appoggio perfino nei miracoli giansenistici ; anche uno di loro aveva più volte fatto il digiuno quadragesimale senza prendere nulla. ‘ « Tutti i vostri miracoli », dice il Thuillier,0 « anche se fossero più numerosi, meglio testimoniati, più splendidi, non potrebbero rimediare al fatto che i giansenisti sono un partito diviso dalia Chiesa ». Egli respingerebbe un angelo venuto dal cielo, se annunciasse una dottrina diversa da quella della Chiesa docente. NTon significa nulla l’obbiezione fatta alla Bolla, che talune delle Proposizioni condannate ricordavano espressioni dei Padri della Chiesa. Anche rispetto ai Padri della Chiesa, la critica ha i suoi diritti. Contro la consustanzialità del Verbo si potevano addurre ^pressioni degli scrittori dei primi tre secoli, contro la dottrina 1 [ Cadry] IV 764-775. * Ivi 768, 769. * In Schiu. 239, n. L 4 Lettre d'un ancien professeur en théologie de la Congrég. de Saint-Wo“r. qUi „ révoqué son appel, à un autre professeur de la même Congrég., 'Iwi persiste dans le *ten, Parigi 1727. Seguirono ancora una seconde e troi-lettre. Gn. db Lama, Bibliothèque des écrivains de la Congrég. de Baint-iia',r, Monaco 1882, n. 419 ss. » [Cadry] IV 691, 767. * Ivi 601.