114 Clemente XI. 1700-1721. Capitolo IV. stati messi al bando e le rendite ecclesiastiche confiscate. Il papa osservò a Gallas che da parte della Francia e del Portogallo verrebbero sollevate le stesse pretese, costringendolo così a riempire il sacro collegio di stranieri e togliendogli la libertà di ricompensare con la porpora meritevoli prelati. Altro non gli rimarrà che rinunciare al pontificato che gli porta solo spine. Volesse l’imperatore accontentarsi che si riservasse il suo candidato in petto, poiché allora nè Francia nè Portogallo potrebbero sollevare ulteriori pretese. Gallas rispose che il Portogallo non aveva nessun diritto, giacché il suo appoggio a Venezia era stato compensato altrimenti e il suo re non stava sullo stesso piano delle tre grandi potenze; la Francia poi non aveva merito alcuno per la cristianità. Del resto il Papa chiese tempo a riflettere. Ma Gallas dichiarò di aver l’ordine di aspettare soltanto quattro giorni. Egli insistette poi con tale energia che gli si promise la nomina di Czacki per il prossimo concistoro, nel quale si doveva fare contemporaneamente il solenne annunzio della vittoria presso Belgrado.1 Gallas chiese inoltre la concessione di ulteriori sussidi in danaro per la guerra turca 3 e tornò ad esigere la totale rottura del Papa con la Spagna,3 dichiarando che i passi che finora erano stati fatti da Roma contro Filippo V erano dèi tutto insufficienti.4 E tuttavia Clemente XI già il 17 agosto alle prime notizie aveva dato l’ordine ad Aldovrandi di sospendere i Brevi per l’esazione dei tributi da) clero spagnuolo e di cancellare i relativi articoli dal progetto di concordato ;n ma romperla del tutto con Madrid dopo che gli sembrava di essersi accostato più che mai al componimento degli affari ecclesiastici della Spagna, ecco quello che il Papa non si sentiva di fare. Era piuttosto suo dovere di fare per lo meno il tentativo di mettere al sicuro il concordato, anche nella mutata situazione di cose. Perciò egli cedette su tutti gli altri punti di divergenza e il 26 agosto inviò a Madrid il Breve di conferma per il concordato, che era stato retrodatato al 10 luglio; solo egli insistette sulla cancellazione degli articoli intorno alla tassazione del clero spagnuolo, poiché il mantenerli lo avrebbe messo in sospetto di essere stato d’accordo col- » Vedi 11 diffuso * rapporto del conte Gallas all'imperatore del 31 agosto 1717, ivi. a Nel suo * rapporto a Sinzendorff del 9 settembre 1717 Gallas dice ch’egli è sicuro di ricevere ulteriori sussidi. Ivi. * Cfr. le * lettere del conte Gallas a Sindendorff del 22 agosto e 4 settembre 1717, ivi. « * Gallas a SinzendorfI il 13 settembre 1717, ivi. * Cfr. sopra p. Ili n. 3 la * lettera di Paolucci del 17 agosto 1717. Archivio segreto pontificio.