174 Clemente XI. 1700-1721. Capitolo V. al cardinale D’Estrées il quale con una parola risoluta del re si lascerebbe certo guadagnare alla sottomissione di fronte ad una decisione dogmatica del Papa. L’assemblea straordinaria dei vescovi dovrebbe deliberare un’ordinanza comune che il re potrebbe fare abbozzare in segreto da prelati e teologi sicuri. Il Cardinal Noailles non dovrebbe essere della partita, perchè non manterrebbe il segreto; appena finita l’ordinanza si dovrebbe mostrargliela senza» però lasciargliene copia scritta; bisogna che Noailles l’accetti senz’altro e che non possa più tardi scrivere in argomento una propria lettera pastorale. L’ordinanza non deve contenere nè motivazioni nè dichiarazioni o limitazioni, ma essere molto semplice e breve.1 II re poi avrebbe dovuto trasmettere questa ordinanza collettiva alle assemblee provinciali perchè l’accettassero; a vescovi sospetti si potrebbe far arrivare sottomano la minaccia di un processo canonico qualora non accettassero la Bolla seconda la procedura dell’assemblea parigina, la quale dovrà servire anche d’altronde di modello ai sinodi provinciali. Fénelon voleva inoltre che subito dopo l’assemblea di Parigi il re emanasse una patente nella quale accettasse la Bolla.3 Se qualche funzionario di poco zelo contro il giansenismo scoprisse nella Bolla offese alle libertà gallicane, voglia il re consultarsi segretamente su ciò con vescovi prudenti. Confrontando bolle antecedenti le quali vennero accettate senza rimostranze si potrà stabilire che la nuova costituzione nulla contiene di allarmante. Del resto colle obiezioni circa la forma si vuole colpire la cosa e sbarrare in Francia ogni via alle decisioni di fede della Santa Sede. Potrebbe mai il Papa mandare una dichiarazione dogmatica anche nelle questioni più ardenti se venisse respinta una Bolla che è tanto necessaria e che viene richiesta dal re in modo tanto sensazionale ? * La proposta di Fénelon venne accettata. Il 4 ottobre venne deliberato di convocare i vescovi che si trovavano a Parigi e nelle vicinanze del re e il 16 ottobre venne inaugurata l’assemblea in presenza di 29 vescovi ai quali se ne aggiunsero più tardi altri 23. I più notevoli fra loro erano: il cardinale Rohan, gli arcivescovi di Bourges, Reims, Aix, Auch, Tolosa, il dotto vescovo di Avran-ches Daniele Huet, e Bissy di Meaux.6 D’Estrées mancò, per cui 1 Mrmoirc. loc. eit. X. 2-12. 2 Ivi X. 18-22, 2tl-2S. » X. 29, 30, « X. 13-15. Schixx. 77 : I.K Roy 470, 4S4. Ix> scritto (li convocazione del (V ottobre 1713, in Dii Bois 37. Il progetto di Fénelon venne osteggiato dal cancelliere l'ontehiltrain e dal procuratore generale IVAguesseau (Le Roy 470). Elenco dei partecipanti in I>u Boi8 35, 43.