6oo DELL’ HISTORIA 1531 mano, effendo già entrato l’anno M. D. XXXI. penfa-re a moti grandi di guerra contra la Chriilianità, haven-do accommodate le differenze coì Rè di Perfia, del quale erano già a Coflantinopoli giunti huomini per la con-tìrmatione della pace. Accreicevano molte cofe i foipetti, che egli foife per fare imprefa , non pure in terra, ma ch'tie*»' in mare ancora . Poiché haveva a quello tempo manda-^rnarlcaria to ^endardo a Cariadino cognominato Barbaroifa, cor-tiinc barba* iale per la peritia delle cofe del mare , & per li molti danni fatti alla Chriilianità famofiifimo , & ricevutolo nel numero de’ fuoi capitani ; di che ne haveva dato conto a Vinetiani , perche non più, comecorfale, ma come huo-mo della Porta, trattar fi doveife. Et quantunque affer-maifero fpeffo i Bafcià , di voler continuare nell’amicitia , & pace con la República; tuttavia non parendo, nèhonorevole, nè ficuro coniìglio lafciare lo flato di mare a difcretione di quefla gente barbara, potente, & armata, . convenivafi fare eflraordinaria provifione di galee , & di Onde penfi- . , . _ r » f no a fardi- IOKwltl ; cola tanto più grave, quanto che 1 erario publico , eífauílo ancora per le guerre paffate, non poteva ben fomminiflrare il danaro per tante fpefe . Però era necel* UmtnuT fario ricorrere ad altri ajuti , & tra quelli pareva dover nuimi'dli e^ere come erano molto giudi quelli delle deci- curo. me del Clero del proprio flato , le quali cercandofi d’ impetrare dal Pontefice , procedevafi con lui con molta deflrezza , Se Immanità . Ma per tutto ciò non potevaG con lui fuperare molte difficoltà , con le quali andava pro-trahendo la rifolutione del negotio; anzi con doppio dispiacere & incommodo de’ Vinetiani , difegnava di porre 11 eh, dal egli due decime fopra tutti i beni Ecclefìaflici de gli fla-Ur'nón^eejt ^ ^ Italia , per valerfì , come diceva , di quello danaro facilmente nell’ajutare li Cantoni de gli Svizzeri Catholici, contra i quali havevano gli heretici moflo le armi. Onde non pur veniva la República ad effer priva di quello benefìcio delle decime, le quali traggendofi de beni del fuo medefi-rno flato , pareva che doveffero andare a commodo fuo particolare ; ma ancora a dar occafione di maggiori dif* tur-