Sforzi in Olanda in favore di Codde. 249 piandosi nel territorio di Giovanni Guglielmo conte palatino.1 Senonchè Codde non ottenne altro che una lettera del Paolucci,2 la quale qualificava tutti i suoi sforzi come privi di ogni speranza. Siccome per Roma la principale pietrai di scandalo era l’attività letteraria del Codde, così egli aveva già prima affermato 8 di sostenere soltanto opinioni della scuola tomista e di desiderar solo che l’inquisizione romana e gli aderenti alla scuola tomista esaminassero quanto egli e la sua scuola affermavano. Fu accondisceso anche in questo, ma il risultato fu che le pubblicazioni del Codde vennero proibite dall’inquisizione 4 e contro di lui non soltanto venne pronunciata! la pura sospensione, come prima, ma anche la vera deposizione.6 Senonchè Codde non volle riconoscere il giudizio dei giudici che egli stesso aveva chiamato in causa; come affermò in una nuova lettera ai cattolici olandesi del 20 lagoso, egli proclamò di non essere consa,pevole di alcuna falsa dottrina.6 Nella sua difesa egli cadde in molte contraddizioni con le sue proprie affermazioni antecedenti.7 Una colluvie di foglietti volanti giansenisti si sparse in tutto il paese, pieni di offese per la Santa Sede, il Papa, lai congregazione dell’inquisizione, mentre ¡di scritti del Codde venivano qualificati incensurabili.8 Vi si affermava che la suia deposizione e le censure contro di lui erano nulle e che Codde doveva interporre appello e poteva riassumere 1 attività del suo ufficio.9 Anche il potere civile venne chiamato in aiuto; qualche sacerdote espiò la sua fedeltà alla Chiesa con carcere, esilio, multe e molestie,10 mentre i preti giansenisti godevano da parte dei detentori del potere d’ogni favore. Per rimediare alla confusione che da ciò nacque, il Papa ricorse in appositi Brevi alla mediazione deH’imperatore11 e dei principi 1 Ivi 441. Un Breve del 13 ottobre 1703 lo raccomanda al conte palatino. Ivi IH 31. 2 Del 17 gennaio 1704, ivi 33. 8 II 29 aprile 1702, ivi I 444. * : liti continentes doctrinas et assertiones ad minimum suspectas, singu-l'ires atque ecclesiasticis Constitutionibus repugnantes, quibus christifideles 'Q iam damnatos errores induci ac pravis opinionibus infici possent ». Ivi II 34. 5 3 aprile 1704, ivi 33 ss. 6 Ivi I 449. 7 Ivi 450 ss. 8 Ivi 458 ss. • Ivi 462. 10 « Le missioni d’OIanda, quali trovandosi in grandissima confusione e ' ra\aglio per l'appoggio, che danno que’ magistrati alla disubbidienza » (Clemente XI all'imperatore Leopoldo I il 9 agosto 1704, Mozzi III 40) ; « plures '»J» sacerdotes, non alia de causa quam praestitae nobis quoad spiritualia " -diantiae vel officio arcuisse vel exilio carceribusque multasse » (al Palatino u 26 agosto 1704, ivi 41 s.). 11 Breve e lettera ,del 9 agosto 1704, ivi III 35 ss., 39 ss.