Il capitolo generale dei certosini contro i ribelli. 625 lobard pensò nel 1729 ad una missione in Indocina, che avrebbe dovuto essere indipendente dal Papa, sotto missionari contrari alla Costituzione contro il Quesnel.1 Anche il capitolo ¡generale dei certosini procedette con gran rigore nel maggio 1725 contro i ribelli, che erano nel seno dell’Or-dine. - La primitiva ordinanza contro di essi3 venne rinnovata, furono aggiunte ancora nuove pene. Così i 25 membri dell’Or-iline, che non hanno obbedito al decreto precedente e alla Costituzione, non possono ora esercitare più il proprio sacerdozio; i 14 tppellanti sono scomunicati, e così pure altri 10, che hanno riti-ato la loro sottoscrizione al formulario; la cella deve servir loro ili prigione e tre volte la settimana debbono digiunare a pane ed acqua.4 Bisognerà giudicare come prova di una ignoranza del ìondo, possibile solo in un certosino, il fatto, che ora 11 di essi si ¡volgessero al Papa 5 a fin di arrestare i passi del capitolo generale! È più comprensibile, che circa 30 dei disobbedienti progredissero fino all’estremo della ribellione, fuggendo in Olanda. Essi i stabilirono là in due case presso Utrecht sotto il locale arcive-ovo giansenistico, pubblicarono proteste ed uno scritto apologetico,6 che tuttavia fu soppresso dal Parlamento.7 15 cistercensi dell’abbazia di Orvai nel Lussemburgo seguirono il loro esempio, allorché l’abate premostratese di Grimberghe il 14 settembre 1725 ebbe iniziato colà una visita per incarico del Papa.8 La Congre-azione cisterciense dei Foglianti, invece, nel suo capitolo generale, alla fine dell’aprile 1725 minacciò a chi non si assoggettasse al Formulario o alla Bolla, la perdita del diritto di voto nei capitoli e dell’eleggibilità agli uffici dell’Ordine. In un terzo all’incirca