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Clemente XII. 1730-1740. Capitolo III.
prevenne di nuovo l’intervento del Parlamento : esso proibì al vescovo di varcare i confini della propria diocesi.
Ora, questo bando dalla capitale si dimostrò funesto per gli sforzi del La Fare contro il giansenismo. I gesuiti, cui il re su preghiera del vescovo aveva dato un collegio a Laon, facevano gran danno ai giansenisti con missioni popolari e coll’insegiia-mento; i danneggiati, per consigliarsi circa contromisure, chiamarono a bella posta un avvocato da Parigi e cercarono di ottenere da Luigi XV, che all’Ordine pericoloso venisse tolto il collegio. Essendo impedito al vescovo l’accesso al re, il La Far. rivolse all’assemblea del clero,1 ne impetrò la mediazione, le chi* e di approvare la dottrina da lui esposta nelle propria pastorali
combattute come prima. Subito dopo il suo ritorno il La Fa) proibì una serie di scritti giansenistici, diffusi sotto i nomi di Caylus, Soanen e Colbert, e ruppe la comunione ecclesiastica con quei prelati.5 II La Fare non aveva dato alle stampe la lettera relativa, ma i suoi avversari provvidero a farlo, accompagnandola con mordaci annotazioni. Il governo procedette quindi nuovamente contro di lui, ma condannò tuttavia contemporaneamente anche ';l lettera del Colbert contro Clemente XII e due lettere del vescovo Soanen.6 II vescovo di Laon non fu più fortunato nel 1731. allorché rivendicò il suo diritto di difendere la Chiesa nonostante
> Il 1» giugno 1735, ivi LXXV 56 s.
- Ctoni pendio della propria dottrina in otto proposizioni, dell'avversa ri»
in nove, ivi 5!) ss.
3 Ivi tUJ. Il 23 maggio 1735 Clemente XII aveva condannato questa lettoni al rogo (ivi 71). Su Bossuet il giovane cfr. anche E. Jovi, Unc biografi" inèdite de J.-B. Bossuet, évéque de Troyes, Vitry 1901.
* Del 22 luglio 1735, ivi 64; Hakdy 304.
» Il 1” aprile 1736, Fleury LXXV 67 s.
9 II 27 giugno 1736, ivi 00-72.