I sacerdoti ribelli eccitano contro Roma gli Stati di Olanda. 255 cerdoti di Utrecht e di Haarlem aderirono alla ribellione di Van Heussen.1 Naturalmente le ordinazioni francesi di preti giansenisti non rimasero così segrete che non ne trapelasse qualche cosa al nunzio di Colonia, Archinto. Egli invitò due parroci intrusi a giustificarsi, e siccome questi gli opposero un Breve di Leone X, secondo il quale i chierici di Utrecht possono venir giudicati soltanto entro la loro provincia, egli dette incarico di avviare il procedimento canonico al parroco dell’Aj a, Giovanni van Bijlevelt, successore del vicario apostolico Daemen, morto nel 1717.2 Questo passo scatenò una nuova tempesta contro la Santa Sede. Il partito si rivolse in due memoriali del 23 giugno e dell’ottobre agli Stati d’Olanda e della Frisia occidentale. Vi si diceva che i rappresentanti della Corte romana esercitavano in Olanda un potere che non poteva venir tollerato dagli Stati; che questa gente erano perturbatori della quiete, oppressori dei preti; che essi miravano a riempire le loro borse a spese degli olandesi e che tendevano a stabilire un’inquisizione e limitavano i diritti del potere civile in favore del Papa.3 Ancora più fortemente gli Stati generali protestanti vennero eccitati da questi cattolici contro il Papa in un memoriale dell’anno 1722. Gli Stati, vi si rilevava, non certo tollererebbero che un mezzo milione di cattolici in Olanda siano disposti a seguire ogni cenno dell’imperatore o del re di Prussia. Ancora più pericoloso si è che un tal numero di cattolici consideri come suo dovere di coscienza di stare a disposizione dei rappresentanti della Corte romana, ad ogni suo cenno.4 Si aggiungeva che non si voleva più un semplice vicario apostolico che il Papa può allontanare a suo capriccio, ma un vescovo con tutti i diritti che gli spettano; un altro non verrebbe riconosciuto, e se esso venisse negato, si minacciava di applicare i decreti contro i missionari. E veramente il 25 maggio 1720 venne emanato un decreto di bando contro i gesuiti che, secondo dopinone dei giansenisti, erano la causa d’ogni male. I sacerdoti renitenti fecero ancora un passo innanzi nella ribellione: se occorresse, essi nominerebbero un vescovo indipendentemente dal Papa eleggendolo nei capitoli di Utrecht e Haarlem;5 Clemente XI ricorrerebbe allora ai fulmini della sco- li 18 luglio e 3 settembre 1719, ivi 9, 10 s. 2 -Mozzi n 10-t (>fr. Vbbgt, Het apoxtolisch Vicarìsschap van Joh. v. Hijlevelt, in Bijdragen tot de gcschicdcnis van het bindom Haarlem I-V ,1873-!s77). Breve a lui, del 2 ottobre 1717, in M02ZI I 209 ; pieni poteri ivi 211 s. 3 Mozzi II 105 ss. 4 Ivi 108 ss. s Ivi 110 ss.