Divisione ed amministrazione dello Stato Pontificio. 381 regione dì Sezze, ne patissero danno.1 Piogge straordinarie causarono nel 1716 grandi inondazioni del Po e nella Romagna e pestilenze nella marca d’Ancona, in Umbria e nel Lazio. Anche in queste sciagure Clemente XI fece di tutto per portare aiuto alla popolazione colpita.2 La ripartizione dello Stato pontifìcio e l’organizzazione delle sue autorità rimasero sotto Clemente XI immutate. Si distinguevano 12 provincie : Roma coi suoi dintorni, il patrimonio propriamente detto, la Campagna marittima, l’Umbria, la Sabina, il ducato di Spoleto, la Marca, il Bolognese, la Romagna, il territorio di Ferrara, Urbino e Montefeltre. A ciò s’aggiungevano ancora le oasi di Benevento e, in Francia, le contee di Avignone e del Venosino. Le provincie prima nominate venivano governate da Kovernatori che erano in parte prelati, in parte giuristi laici. In Bologna, Ferrara, nella Romagna e in Urbino stavano invece alla testa i cardinali legati, e sotto di loro dei vice legati. Anche Avignone aveva un Cardinal legato.3 Il francese Lafìtau nella sua biografia di Clemente XI ricorda le sue cure per l’amministrazione della giustizia. Giudici, che peccavano di parzialità, vennero deposti e quelli che trascinavano in lungo i processi, esiliati.4 In Roma si governava rigidamente. Xelle prime ore del mattino impiegati di questura ispezionavano le vie e strappavano le pasquinate affìsse alle case. Il disordine delle donne pubbliche venne frenato con successo.5 A questa linea di rigore corrisponde il fatto che un attacco calunnioso contro la persona del Papa venne considerato come delitto capitale e punito con la pena di morte.0 Mentre le esecuzioni capitali continuarono a farsi nel solito modo barbaro, nelle pene del carcere invece sorse e trovò attuazione una nuova idea: lo scopo correzionale. Qui spetta a Clemente XI la gloria di essere stato un pioniere. Nel reclusorio per ragazzi di S. Michele in Roma, fondato nel 1703, il Papa dispose 1 Nicolai, Ite' Bonificamenti delle terre pontine, Roma 1800, 148 ss. * Docu-"'nti Qui appartenenti nelle * Misceli, di ‘Clemente XI t. 18, loc. cit. La sospendine del lavori è annunciata da un * Avvito Marescotti del G marzo 1700, 1 ■ i li 11 o t e c a Vittorio Emanuele d*i Roma. 2 Lafìtau II 147 s. 8 * Discorso del dominio spirituale e temporale del Sommo Pontefice Romano nel Cod. Vili G 28, p. 361 ss., dell’Archivio Liechtenstein di ' i e n n a. 4 Lafìtau II 247 s. 5 I’. A. Panceto, * Lo stato presente della città e corte di Roma 1718-~1. nel Cod. ital. 93 della Biblioteca di Stato di .Monaco. ' ''di la Relazione della morte dell'abate F. Rivarola (1708) in Arch. or. Roni, v 323 ss. Cfr. Bruzzonh, Un supplieio di un diarista, in Messaggero '»WWO 1913, 9 giugno.