Documenti inediti e comunicazioni di archivi. N. 5, a. 1720. 813 Questo straordinariamente desidera il S. P. Clemente XI che ci manda con tante spese lecmo sig. Legato fra tanti, delle di cui prandi qualità, India indole ed amore per la nostra Compagnia già ho lungamente scritto alle RR. VV. come ancora della sua santa e nobile compagnia. Legano le RR. VV. con qualche nttentione questo Breve pontificio e vedino con qual zelo ricliiegga Ila noi altri questo obsequio sino ad abbassarsi ad uno ' Petimus ’ quella somma autorità che deve essere venerata ed obbedita da tutti, ma specialmente da noi, che con roto speciale siamo a ciò obbligati. Legano le RR. VV. questa inchiusa carta del X. R. P. Generale e vedino, se possino inventarsi espressioni più efficaci che di quelle che usa per moverci tutti al maggior sforzo che sia possibile. Considerino le RR. VV. in quali contingenze si trovi la Compagnia, la quale tutti dobbiamo amar tanto. Se faremo della nostra imrte, quanto potiamo [?], essa sarà lodata in tutto il mondo, e quai favori non potrà sperare da un Papa sodisfatto, quando dal medesimo ne ha ricevuti tanti e si grandi anche quando ci giudicava coI|>evoli? E qual crudeltà useremo noi con essa, se iter nostra colpa e negligenza sarà condannata ai rigori che li stanno preparati. Tanto più che per via certa io so che S. 8'* ha concesso, quanto era possibile concedere dentro i limiti della purità della nostra s. religione. Onde esagerino miei amantissimi PI*, a questo monarcha il molto che si è concesso, ed estenuino il poco che non si è potuto concolere. Operiamo a vista d’un Legato Apostolico e di una comitiva disinteressata e dispassionata, che saranno testimonii delle nostre attioni e li accredita ranno nel mondo tutto. E principalmente a voi parlo, RR. PP. Domenico Parrenin e Giovanni Monrao, a quali Dio X. S. ha dato grafia maggiore con questo monarcha. Io m'imagino che questi talenti ab aeterno li abbia determinati Iddio X. S„ jierchè moltiplicassero il cinque, e li abbia posti nelle vostre mani perché crescessero in tanta abbondanza, che di essi si sostentassero le aniine Cinesi per molti secoli. Le RR. VV. daranno un gran trionfo al X. 8. P. Ignatio e chiuderanno la bocca delli heretici e nostri malevoli. Dunque non vi sia trascuraggine, non negligenza, non omissione o indifferenza, nui locano [?1 tutti con tutto lo sforzo in campo, perchè qualunque piccolo sonno in questa occasione sareblte di sommo pregiuditio e può essere irrimrt li a bile. Ben so che si grande negotio non dipende dalle RI». PP., ma se chiederanno, se instaranno, se piangeranno, se proporranno all'imperatore i motivi per appiacevolirsi e contentarsi, io spero che quel Dio, nelle di cui mani stanno i cuori dei re, appiace-volerà il generoso «li questo Imperatore. Questo io desidero, questo io chieggo, e spero che le RR. VV. daranno [?1 e conseguiranno questa somma allegrezza e per il cielo e per il mondo tutto... ».