La Bolla «Vineam Domini». 141 sta in certe contraffazioni dei giansenisti i quali infatti, così dice la Bolla, presentano la cosa come se le decisioni di Clemente IX e Innocenzo XII fossero state loro favorevoli e interpretano la pace clementina come se il Papa avesse limitati i decreti dei suoi antecessori. Secondo loro Innocenzo XII ha bensì condannato le cinque proposizioni dal libro del Giansenio nel senso naturale che secondo la lettera loro spetta ; ma questo senso naturale condannato è diverso da quello che hanno le proposizioni nel libro del Giansenio. Inoltre essi affermano che l’obbedienza contro le decisioni papali non esige che si respingano interiormente le cinque proposizioni come eretiche, ma che basta il rispettoso silenzio. Alcuni dichiarano perfino che è lecito firmare il formulario senza essere intimamente convinti che il libro del Giansenio contenga una dottrina eretica. Così sotto la copertella di tali distinzioni si tiene irremovibilmente fermo alle antiche eresie. Ora affinchè venga tolto ogni dubbio circa il senso e l’opinione della sede apostolica Clemente XI conferma anzitutto la costituzione di Innocenzo X e Alessandro VII che sono inserite letteralmente e respinge come insufficiente il « rispettoso silenzio ». Clemente XI aveva emanato la Bolla per « togliere di mezzo per l’avvenire ogni e qualunque pretesto all’errore ». Se non che l’acume dei giansenisti trovò tuttavia un modo di sottrarsi anche a questa nuovissima decisione. Il nocciolo della Bolla era infatti contenuto nelle parole, con le quali il Papa dichiarava che « col rispettoso silenzio non si soddisfaceva all’obbedienza dovuta alle antecedenti costituzioni papali, ma dovevano tutti i fedéli colla bocca e col cuore ripudiare come eretico il senso del libro di Giansenio, il quale era in quelle cinque proposizioni condannato e veniva espresso, come si dichiarava, dal tenore letterale delle cinque proposizioni ».1 Con ciò, almeno secondo l’avviso del Papa, parve espresso chiaramente che le cinque proposizioni riproducevano il contenuto essenziale del libro del Giansenio, che i papi antecedenti le avevano condannate nel senso del Giansenio e che questo senso e il senso di tutto il libro del Giansenio, era eretico. Ma i giansenisti obiettarono che il Papa aveva bensì fatto tutto questo, ma senza definirlo come proposizione di fede e con ciò essi rimanevano come prima in possesso della loro libertà. Inoltre >1 Papa diceva che il silenzio rispettoso non bastava di fronte alle costituzioni papali. Ma questa era anche intieramente la loro opi- 1 « Obedientiae, quae praeinsertis Apostolici» Constitutionlbus dcbetur, ob* ^luioso ilio silentlo minime satisfieri, sed damnatum in quinque praefatis pro-Positionlbus Ianseniani libri sensum, qnem illarum verba prae se ferunt, ut Praefertur, ab omnibus Christi lidelibus ut haereticum non ore solum, sed corde reiici ac damnari debere., auetoritate apostolica decernimus... »