774 Clemente XII. 1730-1740. Capitolo IV. di apportare un miglioramento di condizioni nello Stato eci -siastico. Prima di tutto occorreva provvedere alle strettezze finanziai Il Papa l’aveva già tentato nel 1731 coll’introduzione del lotto, che produsse somme assai notevoli.1 L’intercettazione dei redditi dalla Spagna, da Napoli e dal Portogallo ebbe effetti tanto più sensibili, in quanto il bilancio dello Stato ecclesiastico era strettamente connesso con quello della S. Sede. Lo Stato non potev i sostituire la mancanza delle entrate dai detti paesi. Il deficit era tanto meno eliminabile per il fatto che del debito pubblico elevai bisognava pagare gl’interessi, e Clemente XII, il quale personalmente viveva con molta semplicità, - pure non voleva abbandonar il mecenatismo artistico dei suoi predecessori. Così alla fine s’incappò nell’emissione di carta moneta, con che tuttavia il ma veniva aggravato ancora. La carta moneta divenne articolo <'fr. sopra p. t>7!» s. A. Mocenljro qualifica il giuoco del lotto di «niii «lo’ popoli » e lo confronta coll'alchimia. (¿nello ch'egli ilice sulle finanze è eooH. e la piccola squadra delle galere pontificie non merita, che io ne trattenga un momento l'eceellent. Senato. Qualche cosa bensì non posso dispensarmi d'esporre alla Sereni! Vosira sopra l’economia e l’erario di Roma, non solo messo in rovina, m incapace assolutamente ili ricevere provedimento che vaglia. Infatti due principi cozzano fra di loro nel governo ili Ruma per imiiedire ogni buon regola mento nelle cose economiche. I/uno è il principato elettivo, l'altro il principato assoluto. Il primo fa che le famiglie regnanti nulla curano la migli«1' conservazione di quei stati, elue non si tramandano alla posterioritil. Il " condo. che non trova riparo qualunque malversazione. Si pretende inoltr>‘ originata daU'instituzione de' Monti la piaga insanabile di tre milltoni r' sente niente nimicano iier lo meno 2/3 del capitale, quando la Oi inerii iw>-larmente paga il frutto dell'intiero. Niente minore è laggravio assunto stato non comporta maggi'""1 gabelle, e le famiglie dei Papi non permetteranno mai. che si minorino I* spese. a segno che il presente ixmtilicato ha piutosto voluto ricorrere al'a spargirlca del ¡.otto, che sottojiorre a limiti ragionevoli l'economia«- W»1,1 rione 12-13. s I)E Hrossks. Lettre» li St.